UN SERGENTE MAGGIORE AMERICANO DI POGGIBONSI
Di Bruno Macchi 2002
Supplemento de “IL Brogliaccio”
Avete vista la foto della pagina precedente?
Si tratta di un sopramobile in legno, con tanto di appoggio per la tavola e gancio per appenderlo. E’ molto bello e molto patriottico. Misura 26 x 19 e riporta lo stemma e la qualifica del reparto, le date di arrivo e di partenza e la cartina della zona delle operazioni. Lo chiamavano il “REMEMBER”, anche se non ci sarebbe stato bisogno di averlo, se non per chi aveva la memoria corta, corta. Il periodo di ferma in quella zona di guerra era fissato per tutti in un anno preciso, dopodiché rientravano in America, se nel frattempo non erano morti, il che era la cosa più semplice di questo mondo, in quella zona di guerra, in quel periodo.
Ci vogliamo ora occupare del militare Americano S.F.C. John (S.F.C. corrisponde al nostro Sergente Maggiore) di cui sappiamo il nome, ma per il cognome ci arriveremo più tardi. D’ora in poi questo personaggio lo chiameremo Sergente John, che fa molto Yankee, visto il successo de “Il Sergente York” interpretato da Gary Cooper, nella parte di un eroe della grande guerra. Il nostro non era proprio un eroe, in quanto fina dal primo giorno di reclutamento viene assegnato all’”OPEN MESS SYSTEM”, che in parole povere sarebbe il reparto che si doveva occupare del funzionamento delle mense degli Ufficiali. Più avanti vedremo quale sia stata la fortuna di appartenere a questo diciamo “Speciale reparto”, che in prima istanza consisteva nel non dover combattere, se non per accaparrarsi beni e servizi, di più che sotto banco. Era proprio il reparto cje calzava a pennello al nostro Sergente Maggiore.
Carattere estroverso, sempre allegro, non disponibile alla rissa, anzi in alcune occasioni farà di tutto per derimere, alla buona,
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