il numero, per risalire all'identità. A questo punto Giovanni (ma qui e gia John 262-46-9635 di matricola) ne combina una delle sue. Dire "uno scherzo da prete" e un'espressione altamente riduttiva.
Entra in un sacco adibito alia bisogna, si scopre la faccia, si mette la piastrina in bocca, come prescriveva il regolamento
i
(sempre precise agli ordini) e si sdraia in mezzo ai recuperati. Arriva I'Ufficiale per il riscontro, forse uno molto giovane, gia impressionato nel dover svolgere questo ingrato compito, si rifece da una parte tutto regolarmente. Quando arrivò da John, sfilò la piastrina e fu a quel punto che questo "disgraziato" fra virgolette, si alzò a sedere e caccio un urlo. L'Ufficiale non caccio nessun urlo, cadde a terra svenuto. Non riprese i sensi, fu portato d'urgenza al più vicino ospedale da campo, ma per quindici giorni non riusci ad emettere parola alcuna. Fu forse la sua fortuna perche a causa del trauma venne immediatamente rimpatriato. II sergente John fu degradato a Sergente di seconda classe. E fu a seguito di questo "leggero" incidente che fu mandate nelle immediate retrovie, assegnato alle cucine da campo. Sfruttava tutte le situazioni per ottenere il meglio con il minor sacrificio. E proprio in cucina a seguito di un cannoneggiamento, fu colpita la tenda e guarda strano, assieme a tanti obiettivi bellici, furono colpiti i recipienti della conserva di pomodoro. Quando arrivarono le ambulanze non si sapeva chi era veramente ferito e chi imbrattato. John sembrava un "Ecce Homo" al pomodoro. Lo caricarono sull' ambulanza per portarlo all'ospedale. Sembra, ma ci credo poco, che avesse dichiarato ripetutamente che non aveva assolutamente niente, pensando che all'ospedale avrebbero accertato quello che stava dicendo. Poi ci ripenso. Intanto si allontanava dalla zona pericolosa ed era già qualcosa, ma
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