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RICORDI SCIOLTI

La prima automobile arrivata a Poggibonsi é stata di proprietà del Sig. Alberto Iacopi (detto Denti d'oro, perché evidentemente si era fatto incapsulare un dente). La vettura in parola aveva le ruote di legno ed i fari a carburo oltre ad un'enorme tromba. Aveva una targa con il N°3313 e nonostante le numerose ricerche fatte,non siamo riusciti a sapere come abbia avuto quel numero,essendo al di fuori di tutte le numerazioni inerenti alla provincia. Si può solo pensare ad una numerazione dell’Auto Mobil Club d'Italia con sede a Roma. Per primo istallò nella sua casa un apparecchio radio di rilevante potenza che gli permetteva di istallare anche un potente altoparlante,tanto da far sentire,dalla torretta della sua villa, le trasmissioni radiofoniche che, anche al vicinato che non disprezzavano l’ascolto serale,specialmente estivo.
La famiglia Bonelli Vanni,proprietaria della Fattoria di Montemorli ha avuto diverse macchine,sempre di grossa cilindrata (le piccole e medie non esistevano) penso ad una Isotta Fraschini e successivamente una Lancia. Vetture sempre di tipo berlina. Il suo autista era Giorgio Biotti,la cui figlia fu adottata dalla Famiglia Bonelli Tanni, e divenne l'unica erede di tutta la proprietà.
Ferdinando Lazzari, detto Nandino, discendente di una nobile famiglia pisana, era proprietario della tenuta di Talciona. Aveva nel 1925 una FIAT 524 Torpedo. Era fratello del conosciuto Prete Lazzeri,parroco di Talciona.Prete scomodo per molti. Per la Chiesa,per il Fascismo e per le istituzioni in genere. Di tendenze socialista nel senso più vero della parola,ribelle fin dal periodo del seminario,era una mente superiore,tanto che anche la chiesa ne voleva fare un personaggio di rilievo,ma Don Lazzeri preferì restare a contatto con il popolo e svolgere la sua missione a modo suo. Per oltre tre mesi, durante la guerra ospito per lungo tempo il Prof .Gaetano Pieraccini, futuro primo Sindaco di Firenze, dopo _La liberazione, infischiandosi delle Autorità convinti che il Prof. fosse ospitato a Talciona.Però anche i Carabinieri di fronte ad una persona di quel livello,rinunciavano ad insistere di effettuare una perquisizione. La figlia di Ferdinando,andò sposa ad uno della famiglia Marini,proprietari terrieri nella zona della Vista con l’imposizione che la famiglia formata avrebbe portato entrambi i nomi. E così é stato. Nacque Anna Marini-Lazzeri.
Mario Piccini titolare della Casa Vinicola omonima aveva una FIATO522
Paolo Ancilli,della famiglia delle vetrerie aveva una lancia Augusta spider carrozzata Farina. Ancora, non era la Pinin Farina
La Famiglia Macchi nel 1930 aveva una Fiat 501 torpedo e successivamente una Fiat 514 Berlina Amaranto.

Vi voglio ricordare come si chiamavano le strade di Poggibonsi;
Via della Repubblica che anche oggi viene chiamata Via Maestra in era ufficialmente chiamata “VIA REGIA MAESTRA ROMANA”. La qualifica, di regia dipendeva dal fatto che quelle strade erano, per quando riguarda la cura e la manutenzione a carico del l’Amministrazione centrale.
Al centro della strada cioè al TAGLIO aveva due vicoli laterali, uno per raggiungere la Piazza del Teatro e l'altro per andare alla Piazza Nuova. A secondo del numero civico si Via Roma (VEDI SOPRA) diceva di abitare in Fondo a Via Maestra o in Cima a Via Maestra, Proprio all’inizio di Largo Gramsci era la "Porta di sotto "che a suo tempo aveva proprio la Porta Fiorentina.
Chiesa di S.Maria Assunta o Collegiata. Era la Chiesa di Sopra.
Chiesa di S.Agostino in Piazzetta o Piazza Savonarola, era la Chiesa di Sotto.
Vicolo della Chiavi Fondatino che dà inizio a PIAZZA CALDA.
Via Trieste Era Via della Porta. Infatti un tempo c'era la Porta delle Chiavi (Vedere la storia)
PIAZZA DARIO FRILLI. Ha avuto in varie epoche vari nomi.
Era Piazza della Posta,poi Piazza Marzi, per il popolo era Piazza dei polli (dove si svolgeva il mercato dei contadini il martedì. Poi Piazza 28 Ottobre ed infine Piazza Frilli,che nessuno sa chi sia stato. (Vedi Brogliaccio 1°) Via Senese o Via di Romituzzo.
Piazza Mazzini, Vìa Trento, visolo... erano tutti i
FOSSI, perchè nella zona vi era solo acquitrino.
VIA TRENTO. Nata dopo l'arrivo della ferrovia nel 1849 per avere accesso a Via Senese, senza passare da Via Maestra. Era anche chiamata “Via delle conce”.
LARGO GRAMSCI era Piazza della stazione.
VIA XX SETTEMBRE era Via Pisana.
Vie Borgo Marturi si é sempre chiama così. La parte più alta era la "Salita del Vanni".
Via Costantino Marmocchi era Via del Poggiarello in quanto alla sommità della Via c’era la Porta del Poggiarello, che dava accesso a Via BONA SEGNI già Via del masso o via degli Orti. Questa era la strada che
attraverso un ponte di Legno al MASSO raggiungeva S.Gimignano. Era l'unica via.
Via Antonio Frilli Galluriuzzo
Via Gallurì Dalla Famiglia Gallori da S.Lucchese.
VIALE GARIBALDI. Era tutta campagna fino a Via Camaldo che chiamavano il Sasso Gocciolin che già troviamo nella storia dell'anno 1000.
Via Redipuglia era la “GIRATA DEI PRETI" in aperta campgna. Lo stesso dicasi di Viale Marconi che era distinto come “CIMA MORI"