23 Giugno 1901
La mattina del 23 Giugno 1901, nella palestra delle scuole Municipali, divisi da un solido muro, circa 1700 persone mute ed attente stettero più di tre ore esposte agli ardenti raggi del sole. La tesi della discussione era questa “LA CHIESA CATTOLICA DOCENTE FU ED E' CONTINUATRICE DELL' INSEGNAMENTO INTEGRALE DELLA LEGGE MORALE DI CRISTO”. Il dibattito era nato per divergenze di opinioni fra clericali e socialisti. Oratore per i clericali fu il Prof. Domenico Conti, Sacerdote, e per i socialisti fu l'Avv. Saverio Merlino. Le norme della discussione erano state stabilite in precedenza da Seragino Bartaluccl e Vincenzo Migliorini per i socialisti e dal Sacerdote Alfredo Lazzeri per i clericali. Testimoni erano Carlo Bonelli Vanni e Giuseppe Capperucci. Ognuno rimase della propria opinione, ma va sottolineato la compostezza e l'attenzione del pubblico, che mai interferì nel regolare svolgersi del dibattito. Indice della correttezza democratica e della libertà di pensiero e di opinione
che la nostra cittadina andava faticosamente conquistando.
24 Novembre 1901
In quegli anni l'ascendente del clero nelle campagne stava lentamente declinando. Anzi, con l'appoggio dei proprietari terrieri si passò alle minacce. Era presa di mira la partecipazione dei coloni alle riunioni socialiste. Alcuni poveri parroci di campagna erano addirittura impauriti. Si legge sulla MARTINELLA: “Un prete ha minacciato di contravvenzione alcuni contadini partecipa ti ad una riunione socialista. Più tardi annuncia dall'altare che chi partecipava a quella conferenza era irrimediabilmente (irremissibilmente) dannato e se si iscriverà alla Lega socialista andrà anche in galera, come nel '98”.
10 Maggio 1902
In quell'anno la pazienza e l'arrendevolezza dei braccianti agricoli stava toccando il limite. Qualche volta si imponeva a padroni e fattori di farli lavorare pur di poter guadagnare qualche centesimo. A Staggia avvenne un fatto singolare, che portò alla ribalta la vittoria dei braccianti: si dice nella “MARTINELLA”: “I disoccupati di Staggia si recarono dal Sindaco,che accolse le loro richieste incaricando il Viligiadi (Vice Sindaco) di pattuire la mercede. Il Lunedì mattina, al lavoro, essi seppero che agli operai Poggibonsesi si erano date 2 lire al giorno, dovendo lavorare con i piedi nell'acqua. Agli Staggesi, il Viligiardi intendeva dare L.1.30 indistintamente, a giovani e vecchi, a lavorare nell'acqua o nell'asciutto. Gli Staggesi chiesero un egual trattamento e non ottenedolo, dopo mezzogiorno scesero in sciopero, recandosi in massa a Poggibonsi, dove furono accolti dalla forza pubblica, ma le loro richieste furono accolte”.
12 Luglio 1902
Gli operai nelle fabbriche si tenevano in sottomissione con orari da bruti e paghe da miseria. L'orario e la quota di lavoro era fissato dalla direzione della conceria WEISS di Poggibonsi e per regolamento non si domandavano né si pretendevano gli OTTO giorni. Anzi, a garanzia gli operai dovevano lasciare due giornate di lavoro ed i cottimisti L.3. La paga era generalmente da L.0.70 a L.1.20 al giorno.
16 Maggio 1903
Una corrispondenza del giornale LA MARTINELLA traccia un quadro evidente e chiaro delle tristi condizioni cittadine: “Entrate nella abitazioni e troverete latrine che devono servire a sei ed a otto pigionali, in media dalle trenta alle quaranta persone. Scale assolutamente impossibili a salirvi, mura nelle quali tracce d'intonaco non vi sono rimaste, stanze che sono dei sudici tuguri dove non vi abiterebbero i porci”.
18 agosto 1904
Viene eletto Sindaco Serafino Bartalucci, socialista, ed assessori Flaminio Betti, Primo Cosimini, Vittorio Magnelli e Rutilio Rinaldi .Pochi furono gli atti di questa Amministrazione; il più rilevante, ma certamente non il più urgente né il più opportuno, fu quello di abolire l'insegnamento religioso nelle scuole comunali e di prendere come libro di testo uno del De Amicis. Il 29 Settembre 1904 l'amministrazione fu sciolta e si ebbe il Commissario Prefettizio.
24 Luglio 1905
Nasce a Colle da famiglia Poggibonsese DINO BURESSI, figlio di un cantoniere delle ferrovie, seguì il padre trasferito a Trieste. Si trasferì e Milano ed iniziò la produzione pittorica di locandine e manifesti pubblicitari. Guerra di Etiopia e quindi Seconda Guerra Mondiale, ancora in Africa come Ufficiale di Fanteria. Quattro anni di prigionia in India. Divenne Direttore Generale dei Magazzini Frigoriferi di Venezia ed uno dei maggiori esperti di refrigerazione in Italia. Continuò a dipingere ed espose a Roma, Trieste e Milano. Donò al convento di S.Lucchese un quadro raffigurante l'incontro di S. Lucchese con S.Francesco ed un lascito personale al convento. Morì a Mogliano Veneto il 12 Dicembre 1982.
28 Luglio 1907
Alle elezioni Provinciali veniva eletto, nel mandamento di Poggibonsi e S.Gimignano, Amedeo Coltellini con 722 voti contro i 608 del Marchese Incontri. Il Coltellini era fervente socialista e lo ritroveremo in varie manifestazioni amministrative Comunali, talvolta, si può dire, anche strane.
8 agosto 1907
I1 Consigliere Comunale Coltellini ricorda la vittoria dei Partiti Popolari (socialisti) nelle ultime amministrative di Firenze e si compiace come la rappresentanza popolare di quel Comune abbia scelto il concittadino, collega ed amico Francesco Sangiorgi a proprio Sindaco. Il Sangiorgi era consigliere Comunale in carica a Poggibonsi e presente alla seduta.
30 Gennaio 1908
Si discute sulla richiesta di Evangelista Consortini ed altri possidenti di “ridurre a selciato la piazzetta di S. Lorenzo”. Il Ma castrato risponde secco che se gli abitanti vogliono il lastrico se lo facciano a proprie spese.
29 Maggio 1908
Nel 1908 Firenze ha un Sindaco, Ercole Sangiorgi, di Poggibonsi (non sarà l'unico), che è a capo di una giunta Comunale di sinistra (la storia si ripeterà). Lui non è iscritto al Partito Socialista, ma è l'uomo dei Socialisti e rappresenta l'antico sogno di laicizzare Firenze. E' succeduto nel governo del Comune al vecchio Marchese Niccoli. Il programma del Sangiorgi è chiaro: smantellare le forze dell'insegnamento religioso e laicizzare gli ospedali. Via la lezione di religione e via anche le suore infermiere. A S. Maria Nuova, il complesso ospedaliero, i pareri si dividono: l'opposizione Liberale sa resistere alle pressioni delle sinistre. Il 1° Maggio il Sindaco invia una richiesta a Giolitti che sia concessa l'amnistia a quei detenuti che hanno commesso reati in manifestazioni per lotte sindacali. Delusione per il Sangiorgi, che il 29 Maggio, giorno sacro al risorgimento Fiorentino e Toscano, vede sfilare un'imponente manifestazione di popolo. Sono presenti alla
manifestazione perfino le più alte autorità religiose, proprio per dimostrare che di fronte ai giorni dell'amor patrio anche il clero è disposto a dimenticare i torti subiti. (Da LA STOBIA DI FIRENZE di Marcello Vannicci, Pag. 373 / 374).
22 Giugno 1911
Viene costituita una Commissione per il piano regolatore e si era concesso in uso alla Società delle Corse il piazzale “destinato” a fiera delle bestie e situato lateralmente alla via dei Mori per la costruzione di un ippodromo.
6 Settembre 1911
Martedì mattina 26, all'arrivo del treno da Firenze, una numerosa folla, composta in massima parte da donne, ragazzi e parenti, appartenenti alle famiglie dei richiamati, si recò alla stazione ferroviaria ed invasa ostruì il binario con verghe e traverse per impedire al treno, già fermo in stazione, di transitare per Siena, reclamando che fossero fatti scendere i soldati. Il compagno Coltellini e l'anarchico Boldrini arringarono la folla per invitarla a desistere e lasciar partire il treno, cosa che fu subito fatta.
2 Giugno 1913
Nella seduta Consiliare si approva l'istituzione del servizio automobilistico Poggibonsi- S.Gimignano con le seguenti norme: "Il servizio verrà effettuato con Omnibus FIAT 17 A, capaci di 14/16 posti, e consisterà in tre gite di andata e tre di ritorno al giorno. La tariffa non sarà superiore a 10 centesimi a persona al Km. Gli omnibus suddetti, della forza di 25 KP, saranno muniti di bagagliera per almeno tre quintali di merci”.
6 agosto 1914
Nestore Fontani, eletto nuovo Sindaco, ringrazia della nomina e passa ad affrontare la questione degli speculatori, invitando il Governo a prendere energiche misure contro quest'ultimi. Si decide di fare acquisti consistenti di grano ed inoltre si sottoscrive, all'unanimità, un ordine del giorno della minoranza che “l'Italia debba serbarsi neutrale nella contesa che mette a fuoco 1'Europa”. Erano le conseguenze dei colpi di piatola sparati il 28 Giugno 1914 a Serajevo.
15 Ottobre 1914
La seduta Consiliare per poco non portò ad una crisi amministrativa, originata dal fatto che il Sindaco e la giunta si erano recati ad una messa di suffragio per PIO X da poco scomparso. La polemica clericale, come si vede, era ancora accesa. Il Sindaco aveva avuto rilievi anche dalla maggioranza ed allora chiese il voto di fiducia che lo ebbe di stretta misura.
2 Dicembre 1914
Si discute in comune per la richiesta di un sussidio da parte del LABORATORIO FEMMINILE REGINA ELENA condotto da suore. Il Consigliere Coltellini si oppone perché ritiene che non si possa sussidiare una scuola che ha carattere confessionale. Il liberale Montereggi dichiara che anche lui non è favorevole in quanto “nella scuola non si debba pregare e che le suore non siano le più adatte per insegnare”. La proposta venne respinta, ma semmai è rilevante che dopo due anni, il 21 dicembre 1916, il Sindaco propose di respingere un'analoga richiesta per ristrettezze del bilancio comunale ed allora il Consigliere Coltellini (sempre lui) insistette perché il Comune non si disinteressasse di questa istruzione “che spiegava un'opera quanto mai benefica”. Valli a capire i politici!!.
11 Novembre 1915
La prima seduta Consigliare dopo l'entrata in guerra si tenne l'11 Novembre1915. “Commossa orazione del Sindaco che annuncia la partecipazione di più di 1000 Poggibonsesi al fronte e che in poco più di cinque mesi dodici cittadini hanno trovato la morte sul campo di battaglia. Invita tutti alla concordia ed alla vigilanza sui problemi annonari. Il Consigliere Serafino Bartolucci a nome della minoranza si associa e manda un saluto ed un augurio di vittoria a tutti i nostri combattenti”.
27 Dicembre 1917
Dopo la ritirata di Caporetto, il Sindaco informa che oltre 250 profughi dalle terre invase dal nemico si sono rifugiati in Poggibonsi. Rileva che la cittadinanza ha accolto con cordiale ospitalità gli sventurati fratelli. Fra questi la famiglia FERRARA, che tutti avevano soprannominato “il profugo”.
4 Novembre 1918
Come tutti sanno questo giorno ebbe termine la prima guerra mondiale. Ma quanto costò a Poggibonsi questa guerra? Simone Mazuoli, Presidente dell'Associazione Assistenza Civica (Pubblica Assistenza) scrisse una relazione in cui si riportano i dati che segue: Morti in guerra 114; dispersi 43. Si ebbero 48 vedove ed 87 orfani. Fredda statistica, ma in ognuna di queste cifre c'è una tragedia familiare, un dolore immenso.
4 Novembre 1918
“L'anno 1918 addì 4 di Novembre all'Ospedale da Campo N°0102 mancava ai vivi alle 15 e minuti trenta in età di anni 27, il Tenente Suali Gino Pellegro, appartenente alla 72° squadriglia da caccia, nativo di Poggibonsi in Provincia di Siena, figlio di fu Vittorio e di Teresa Martini, morto in seguito a contusioni multiple, al capo, al torace e all'addome, con grave commozione viscerale e fratture al braccio ed al ginocchio destro. Sepolto a Schio, come risulta dall'attestazione delle persone a pie del presente sottoscritto”. Seguono le firme degli Ufficiali di Guardia e Medici. Pellegri Suali fu il primo pilota di Aerei di Poggibonsi.
16 Novembre 1919
I socialisti alle elezioni prendono la maggioranza. Però le elezioni non dettero esito positivo e si dovette ricorrere al Commissariamento e nuove elezioni ed il 20 Ottobre 1920 si riunì la nuova amministrazione con 25 Consiglieri Socialisti su 30. Venne eletto Sindaco Amedeo Coltellini che, restò in carica fino al 19 Aprile 1921.
9 Maggio 1920
Forte era la rivalità fra la Confraternita di Misericordia, di ispirazione cattolica, e la Pubblica Assistenza, di ispirazione socialista. Quella seconda Domenica di Maggio si svolgeva al Tondo la consueta riunione di corse al galoppo. Non mi è stato precisato per quale ragione furono fatte accorrere le "volantine" delle due Associazioni per caricare un ferito da portare all'Ospedale. Arrivarono entrambe nello stesso momento e per compiere entrambe l'opera meritoria, si accapigliarono, vennero alle mani, quasi ci scappò qualche altro ferito e la baruffa continuò piuttosto a lungo, con gli animi eccitati da ambo le parti. Per la cronaca, il ferito raggiunse da se l'ospedale essendo i soccorritori intenti a menare le mani ed a scambiarsi botte da orbi (Come effettivamente avvennero i fatti, con dati precisi, è meglio riportato nel “brogliaccio” di Bruno Macchi per suo uso e consumo).
14 agosto 1920
“Tanto va la gatta al lardo”. Antico e saggio proverbio portato nuovamente di moda da un certo Angelo Marri, proprietario del Caffè ROMA, il quale nottetempo e consecutivamente per oltre un mese si introduceva mediante chiave falsa in una “cantinuccia”, posta in uno stabile di Via Trieste, sottraendovi del vino a danno dell'operaio muratore Ferruzzi Giovacchino per una quantità non bene precisata. Appostato per diverse notti, veniva finalmente sorpreso ed il non più piccolo ladruncolo cadeva nelle mani dei Carabinieri. Svariati i commenti in quanto l'intraprendente “SOR ANGELO”, possidente di alcuni territori e membro influente della locale sezione del P.P.I, si trovava al fresco accusato di furto continuato.
23 agosto 1920
Alle ore 21 di quella sera i Sig.ri Giuseppe e Dario Delle Case, seduti all'esterno del negozio di pasticceria Consortini, addivennero ad un diverbio con Umberto Bacconi. Ci fu una zuffa fra i tre. Gli animi erano tesi da tempo a causa dei patti colonici non sottoscritti, essendo i Delle Case proprietari terrieri ed essendo il Bacconi un operaio. Si radunò una certa folla ed accorsero i Carabinieri. Si sentì un colpo di rivoltella, non si sa se partisse dai Delle Case o se da parte dei Carabinieri o dalla folla. Altri colpi furono sparati, forse dai Carabinieri. Fatto sta che Fortunato Chellini, di anni 58, detto Boccolino, rimase ucciso per una pallottola proprio al cuore. Rimasero feriti Luigi Neri, Giuseppe Lami, Lorenzo Conforti, Pellegro Bartalesi, Emilio Bechi e Umberto Bocconi. La Drogheria Consortini, di proprietà di Pietro Pelacchi, venne invasa dai facinorosi e svuotata completamente oltre a distruggere tutta la mobilia. Fu proclamato lo sciopero generale il giorno dopo e furono
effettuati diversi arresti con processo. Nel frattempo decedeva anche Luigi Neri a seguito delle ferite riportate. Questi i fatti di Poggibonsi.
15 Ottobre 1920
La “MARTINELLA” esce con queste parole: “Poggibonsi rosso non si è smentito. L'esito trionfale delle elezioni di Domenica scorsa sta a dimostrare la fondatezza delle nostre affermazioni”. Il 29 ottobre si riunisce la nuova amministrazione composta da 25 socialisti su trenta consiglieri. Viene eletto Sindaco Amedeo Coltellini ed assessori Giuseppe Gerlini (poi volontario in Africa con le Camice Nere), Rutilio Rinaldi, Dino Baldini, Giuseppe Neri. Si richiede da parte del consigliere Arnecchi (fratello di Aligocce) l'immediato riconoscimento da parte del Governo Italiano, della Repubblica Sovietica Russa. L'assessore Gerlini termina dicendo che “noi sapremo tenere alta ed incorrotta la bandiera del socialismo”.
30 Novembre 1920
Al procaccia che da San Gimignano andava a Firenze fu sequestrato dai Carabinieri un barile d'olio dal peso di Kg 42. Tale olio veniva trasportato a Firenze. Pure al procaccia Poggibonsi – Firenze, Luigi Sprugnoli, furono sequestrati kg 23 di olio di oliva. Anche questo veniva trasportato fuori provincia, in infrazione al Decreto Prefettizio. La merce sequestrata si trovava nella caserma dei Carabinieri a disposizione dell'autorità competente.
24 Dicembre 1920
FURTO AUDACISSIMO. Ieri da ignoti malfattori fu commesso un audacissimo furto in una casa colonica a San Lucchese, abitata dalla famiglia Fornai. Circa verso le ore 18, mentre la famiglia Fornai trovavasi tutta in casa ed accudiva ai lavori colonici e domestici, due malfattori, furtivamente, penetravano nella casa colonica e precisamente ai piani superiori, aprendo armadi, cassettoni e rovistando ogni cosa. In quel momento una giovane sposa del Fornai si recava nelle camere per mettere gli scaldini nei letti. Quando la giovane entrò, vide due alti giovani che rovistavano affrettatamente fra la biancheria della famiglia. A tale vista la donna gettò un grido, ma uno dei malandrini le dette uno schiaffo gettandola contro un muro. I familiari accorsero, ma non trovarono altro che la congiunta semisvenuta e la camera tutta sottosopra. I malandrini se la dettero a gambe scendendo da una finestra e da una scala a pioli precedentemente messi. Il furto sofferto ammonta a sole L.200 (dell'epoca). Sul posto
sì recarono i Carabinieri.
28 Dicembre 1920
UNA CASA SVALIGIATA DAI LADRI. “Il palazzo di proprietà Bonelli Vanni, situato in via Vittorio Emanuele e da qualche tempo disabitato, abitando i Sig.i Bonelli e famiglia in una sua villetta nella sua villetta nell'amena località di Montemorli. I ladri, abusando di questa assenza notti or sono, dalla Via Antonio Frilli, una via buia e mai frequentata, aprirono con gli arnesi del mestiere una finestra bassa e poco resistente, penetrando da qui nella casa. Una volta dentro i ladri fecero tutto il loro comodo, sicuri che nessuno li avrebbe disturbati; infatti aprirono tutti i mobili e armadi, asportando tutta la biancheria che ivi trovavasi. Anche dai letti asportarono lenzuola e coperte. Un vero ripulire. Il Sig. Bonelli Vanni ha constatato il furto sofferto solo quest'oggi, quando, come al solito, egli è venuto in paese ed è andato a visitare la propria casa. Anche la notte di Natale ignoti ladri tentarono a Megognano rubare dei polli ad alcuni contadini. Ma le loro gesta criminose
furono sventate a suon di fucilate dei coloni e del Parroco di Megognano (Don Francesco Pratelli). Il nuovo funzionario di P.S. Sembra buono e attivo, a differenza del suo precedessore che aveva la politica del lasciar perdere”.
21 Gennaio 1921
Nel Congresso Socialista di Livorno si sanzionò la scissione del partito Socialista e la creazione del partito Comunista. Il 15 Febbraio 1921 muore a Poggibonsi Dario Frilli, che era nato a Poggibonsi il 18 Marzo 1903. Muore a seguito dello scoppio di un ordigno che stava preparando nella propria abitazione. (Così il referto ufficiale, ma in effetti l'esplosione avvenne nell'officina in Via Senese). L'atto di morte stipulato a Poggibonsi il giorno dopo, venne esteso da Gustavo Marri, Ufficiale di Stato Civile; al N°15 degli atti di morte, in presenza di testimoni. Questi furono Rinaldi Rutilio, Montereggi Dante, Anichini Ugo e Pogni Ulisse, i quali dichiararono che “a ore 18 e minuti trenta di ieri, nella casa posta in Via Vittorio Emanuele al numero 22 era morto Dario Frilli di anni 18, stagnino di Francesco e di Marini Battistina Ida, celibe. Non riposte le cause della morte”. Trattasi comunque dalla morte di un terrorista politico, al quale è stata "intestata una piazza
a Poggibonsi. Vorrei sapere se la popolazione sa esattamente chi era e cosa faceva questo Dario Frilli per meritarsi l'intestazione di una Piazza.
15 Febbraio 1921
Muore Darlo Frilli a causa dello scoppio di un ordigno che stava confezionando (Vedi il 21 Gennaio 1921).
19 Aprile 1921
“Con decreto Prefettizio, il Sindaco Amedeo Coltellini è sospeso dalle sue funzioni e presiederà per tempo l'assessore Giuseppe Gerlini”. La sospensione era stata originata dal fatto che il Coltellini aveva firmato dei certificati che portavano marche per diritti di Segreteria con lo stemma dei SOVIETS dì Russia.
1 Luglio 1921
La “MARTINELLA” in questa data ci fa sapere che fino allora a Poggibonsi non vi era stata competizione violenta, ma in quei giorni vi era stata una baruffa fra comunisti e fascisti del luogo. “La notte, continua il corrispondente, alcune centinaia di fascisti venuti dai centri circonvicini, procedettero all'invasione di diverse case di giovani comunisti. Li bastonarono a sangue fra lo spavento e l'orrore dei congiunti”. Occorre ricordare che la Martinella era il giornale di ispirazione socialista.
19 Giugno 1922
Arturo Mezzedimi è un concittadino che si è fatto veramente onore. Nato in questa città si trasferì a Siena. Successivamente si laureò a Losanna in Architettura e, trasferitosi in Etiopia al seguito delle nostre truppe, divenne dopo l'armistizio l'Architetto di fiducia dell'Imperatore Ailé Sellassié. Ha progettato e diretto quattro piani urbanistici (Addis Abeba, Asmara, Massaua e DebraZeit), centrali elettriche, scuole, centri sportivi e moschee. Infine è stato il progettista del Palazzo d'Africa, sede delle Nazioni Unite d'Africa e realizzatore del Municipio di Addis Abeba, inaugurato nel 1965 dalla Regina Elisabetta d'Inghilterra.
28 Ottobre 1922
Fascisti marciano su Roma. Ecco la cronaca, secondo il Federale di Siena Prof. Chiurco: “Giungono nel frattempo, prima fra le prime, la squadra del fascio di Staggia, che subito si mettono a disposizione del Comando segreto. A Poggibonsi, in seguito agli ordini portati dall'Ispettore della Federazione Fascista Paglietti, gli squadristi comandati dal Tenente Angelo Bencini occupano la caserma, la posta, asportano armi”. Il treno per Roma comprende 1093 uomini. Quarantuno poggibonsesi parteciparono alla marcia su Roma. Occorre sottolineare la massiccia partecipazione dei fascisti di Staggia, frazione che contava poco meno di settecento abitanti. 21 parteciparono alla marcia, mentre 41 rimasero accasermati al maneggio della Lizza. In conclusione, fra marcianti ed accasermati, Siena fornì 150 camice nere, Poggibonsi 41 e Staggia 62.
10 Dicembre 1923
L'Amministrazione Comunale da il primo contributo di L.100 al FOOTBALL CLUB per provvedere alla sistemazione del campo ed incoraggiare la novella e simpatica istituzione. Inizia così la sua attività l'Associazione Calcio.
21 Febbraio 1924
Si approva la costruzione del nuovo acquedotto su progetto dell'ingegnere Comunale Ferruccio Ferruzzi, per una spesa complessiva di L. 490.000 e si appalta alla Cooperativa fra braccianti e muratori la costruzione di un nuovo edificio scolastico in Viale Garibaldi. Le nuove scuole moderne e razionali entreranno in funzione tre anni dopo e precisamente il 28 Ottobre 1927.
8 Maggio 1924
Una lapide in marmo murata nella cantina nuova dello stablimento Fassati recita: “Il di 8 Maggio 1924 alle ore 14.35 entra il primo vagone che porta il numero 419621”. In questa data fu inaugurata,con una cerimonia, alla presenza di autorità nazionali e regionali, la nuova cantina, culminata con l'ingresso del primo treno merci che raccordava gli impianti con la stazione della F.F.S.S. La casa vinicola del Chianti Fassati si era costituita a Firenze nei primi anni del 1900. Soci fondatori furono il Comm. Luigi Bizzozzero, il Marchese Giuseppe Fassati ed il Comm. Ercole Brambilla, che rivestì la carica di Amministratore Delegato. La prima parte dell'imponente complesso entrò in funzione nel 1908 con una superficie occupata di ben 26.000 mq. ed arrivò ad una capacità di oltre 40.000 ettolitri già nel 1914. Successivamente si arrivò ad una superficie di 50.000 mq. ed ad una capacità di ben 80.000 ettolitri.
13 Luglio 1924
Esce il primo numero del “SELVAGGIO”, diretto da Mino Maccari e finanziato da Angelo Bencini (Giannaccia). Si stampava a Colle. Fu un giornale di fronda verso il fascismo e vi collaborarono durante gli anni delle pubblicazioni, che avvennero fino al 1943, stampato a Firenze e a Torino: Curzio Malaparte, Aldo Palaszeschi, Renato Guttuso, Mario Tobino e Corrado Alvaro. Non fu foglio facile Maccari venne una prima volta espulso dal Partito Fascista. Non era contro il fascio, ma per un partito dei puri.
Dal 25 Aprile al 3 Maggio 1926
Per l'oratorio di Romituzzo fu un avvenimento straordinario, in questo periodo, per le feste solenni che vi si celebrarono in occasione della solenne incoronazione della Madonna di una corona d'oro per mano del Cardinale Fistrangelo, Arcivescovo di Firenze. Il tutto fu fatto alle ore 12 del 25 Aprile 1926, sopra i gradini esterni della Collegiata. In quell'occasione furono fatti eccezionali restauri sotto la direzione di Pietro Puccioni. Il cancellato fu eseguito dai fabbri Regoli e Stricchi. Il capo muratore fu Enrico Curini e l'imbianchino fu Enrico Dei.
20 Maggio 1926
Al campo di Aviazione di MELLAHA, nel Comune di Tripoli, è morto FORNAI TERZO di Giuseppe e Sestina Dei, nato a Poggibonsi il 27 Dicembre 1902, Sergente Pilota.
16 Gennaio 1927
In una corrispondenza "rara" da Poggibonsi, su la "Nazione" si legge: "Giovedì 6 Gennaio la nostra poderosa squadra del Dopolavoro si recò a Siena incontrandosi per una partita amichevole, sul campo della "ROBUR" (S. Prospero), con le riserve di questa. Dopo viva, ma seria lotta, la partita si chiuse 2-2". Occorre ricordare che il corrispondente, che raramente faceva dei servizi, era Giuseppe Ferrari, che aveva il negozio di cordame, cuoio, ecc. in fondo Piazza del Comune. Era anche un Gerarca Fascista. Nella stessa data, sempre da Poggibonsi, si dava notizia della fine della stagione lirica al Teatro Ravvivati Costanti con l'opera "Butterfly" con Galliano Masini e Italia Scala.
3 Febbraio 1927
Sulla NAZIONE viene comunicato che il trenino Poggibonsi-Colle ha deragliato. Si é trattato, comunque, di un deragliamento che ha provocato solo molta paura e nessun danno.
26 Marzo 1927
Inizia la serie della famosa corsa Automobilistica su strada: la “Mille Miglia”. Da Poggibonsi è transitata 18 volte delle 24 edizioni, talvolta provenienti da Firenze (nel primi anni), altre, invece, in senso inverso, provenienti da Roma. Nella prima edizione del 1927 a Poggibonsi era stato istituito il controllo a firma e ci sono documenti comprovanti quanto affermo, presso l'Archivio delle Mille Miglia a Brescia. Però il controllò fu fatto solo per quell'anno, spostato dopo a Firenze ed a Siena, e non più a firma, ma a timbro, in quanto i piloti avevano protestato per il fatto di dover scendere dalla vettura per effettuare la firma al tavolo predisposto.
22 Aprile 1927
Agli amministratori di nomina elettiva furono sostituiti Amministratori di nomina governativa.il Primo Podestà che entrò in carica fu Angiolo Bencini. Il 14 Marzo 1933 divenne Podestà Raffaele Giannelli ed il 24 Febbraio 1936 venne nominato Podestà Emilio Conti. Il 7 Novembre 1938 ritorna in carica Salvatore Guidi, il cui ultimo atto porta la data del 20 Luglio 1943. Il 25 Luglio cadde il fascismo e l' 11 Agosto divenne commissario Prefettizio Giovanni Franchini Stappo.
31 Gennaio 1928
“La partita di ritorno per il campionato di 3° divisione tra Colligiana e Poggibonsi, che si doveva disputare a Colle il 29 Gennaio, non si è disputata per il divieto delle Autorità di P.S., in quanto all'arrivo a Colle della squadra e dei tifosi del Poggibonsi, in treno, all'uscita della stazione, si è accesa fra le opposte fazioni una rissa paurosa durata a lungo e che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che a stento e dopo molto tempo sono riusciti a sedare”. La stessa "NAZIONE" del 2 Febbraio in una corrispondenza da Colle, pubblicata sul TELEGRAFO, che evidentemente non soddisfa i Colligiani, ci fanno sapere che il Podestà ha spedito un telegramma al giornale, con il seguente tenore: “Protesto vivamente per contenuto infedele, partigiano e travisamento fatti, corrispondenza da Poggibonsi, titolo in margine ad una partita, pubblicata oggi da code sto giornale e deploro inqualificabili apprezzamenti offensivi questa cittadinanza, cui
mitezza d'animo venne mai smentita, ne anche di fronte provocazioni. Firmato Podestà MONI.".Come si può vedere, anche in quei tempi non erano tutte rose e fiori intorno ai campi di calcio. Circa l'esito uffciale della partita si hanno queste risultanze: “II Direttorio Regionale Toscana della F.I.G.C., in data 14/2/28, dichiara che in base ai risultati dell'inchiesta esperita, si assegna partita vinta al Poggibonsi per 2-O”.
13 Maggio 1928
Partita amichevole del Poggibonsi ad Asciano e vittoria per 4-1. Le reti del Poggibonsi sono di Martino Maltinti al 5° del primo tempo e nella ripresa al 30°, 35° e 42° ad opera di Belloni. Così era chiamato Ernesto Gianni, simpaticissimo personaggio.
30 Novembre 1928
C'è un articolo di Nino Maccari oltremodo curioso da “IL SELVAGGIO”. Ci racconta che in un comizio dell'epoca nel quale veniva richiesto a gran voce “PANE E LAVORO”, si alzò una voce chiedendo invece pane e ciccia. Si attribuisce questa frase a Giovanni Montereggi, appunto poi soprannominato PANECICCIA, fotografo insigne e commerciante in binocoli, uomo di spirito ed intraprendente, piacevole conversatore e motteggiatore secondo la classica costumanza Toscana. Più bel ritratto a Giovanni Montereggi non poteva essere fatto.
23 Dicembre 1928
L'assoluta mancanza di notizie da Poggibonsi, sullo sport in genere, viene spiegato in questa corrispondenza su “La Nazione”in questi termini: “lo sport era naufragato e non si era trovata la strada per valorizzarlo; ci pensa il partito che con il Segretario del Fascio Arturo Vannini si muove in tutto il paese e si da incarico al Cav. Vittorio Caiolì, che se non andiamo errati era Capostazione a Poggibonsi, di costituire un comitato nell'ambito del Dopolavoro. Questo provvede subito e nomina il consiglio direttivo cosi composto: Vice Presidente Ermolao Elmi, cassiere Pilade Corsi, provveditore Neri Raffaello, consiglieri Mario Piccini,Ancilli e Mario Macchi, direttore sportivo Martino Saltanti, Vice direttore sportivo Lascaro Lazzeri”. Nonostante tutti questi buoni propositi, non si ottiene molto e le cose vanno avanti come prima e forse anche peggio.
31 Dicembre 1928
Ritenuto doveroso incoraggiare la politica governativa a favore della natalità, il Podestà delibera di esonerare dalle tasse comunali coloro che sono in disagiate condizioni economiche ed abbiano almeno sei figli viventi a carico.
17 Dicembre 1929
da “LA NAZIONE”: “I festeggiamenti per il centenario del Teatro Ravvivati Costanti si concludono con l'opera LORELEY”. Sono così rare la corrispondenze da Poggibonsi, che dal 17/12/29 si salta al 15 Agosto 1930 per far sapere che Raffaele Giannelli viene nominato Podestà di Poggibonsi. Successivamente si va addirittura al Luglio 1931, per informare che sono in corso i restauri dalla “Basilica di S.Lucchese.
3 Maggio 1930
Si delibera di asfaltare per mezzo della Ditta Puricelli circa 4000 mq. di strade sterrate del capoluogo a forte transito.
29 Aprile 1931
In piazza del teatro nella notte viene ucciso per errore, da parte dei fascisti, il camerata Medardo Cioni.
13 Dicembre 1931
Il Comunicato della F.I.G.C. Di Siena N°11 del campionato ULIC ci racconta: “per intemperanze del pubblico, la partita di 1° Categoria Poggibonsi-Leone Siena viene data vinta al Leone per 2-0 in base all'articolo 40. Inoltre squalifica al campo del Poggibonsi per una gara. Ammonizione al Poggibonsi per comportamento scorretto del pubblico. Ammonizione ai dirigenti del Poggibonsi, escluso l'Ing. Conti. Ritiro della tessera al giocatore Arconti Alfredo per vie di fatto con 1'arbitro. Squalifica fino al termine del campionato a Goffredo Favati, Capitano del Poggibonsi. Squalifica per una gara effettiva a Ghizzani Danilo”. Dal comunicato successivo si apprende che le squadre del Fascio Giovanile di Combattimento di Poggibonsi si è ritirata dal campionato di 1° Categoria.
15 Maggio 1935
Comunicato N°18 della F..I.G.C. di Siena: “Squalifica fino al 31/7/35 del giocatore Bruni Natale (Bego), Capitano del Poggibonsi. Si inibisce a Santi Burresi di funzionare da segnalinee per tutta la durata del Campionato”. Santi faceva casino anche da guardalinee.
22 - 27 Settembre 1936
Stagione Lirica al Teatro Ravvivati Costanti con le opere BOHEME, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Ballo in Maschera, Trovatore e Rigoletto. Il pittore Poggibonsese Otello Chiti vince il premio di L. 5.000 alla Biennale di Venezia per il miglior lavoro esposto.
23 Febbraio 1937
Al Teatro dei Ravvivati Costanti, lusinghiero successo di uno spettacolo di prosa. Singolarmente è stato ammirato Rossano Brazi, un giovane rivelatosi un attore perfetto.
10 Marzo 1937
Comunicato F.I.G.C. di Siena N°7. Gara Poggibonsi - Colle Val d'Elsa. Poiché dal referto arbitrale risulta che la gara emarginata fu sospesa al 39° della ripresa sul punteggio di 4-3 per la Colligiana, per incidenti ed invasione di campo, si assegna partita vinta al Colle per 2- 0 e si prendono i seguenti provvedimenti: 1°) Squalifica fino al 31/7/37 al giocatore Mario Pratelli; 2°) Squalifica per una giornata al campo del Poggibonsi; 3°) Squalifica per una giornata di campionato al giocatore Marini Giuseppe(l'occhia). Ammonizione a Dino Marchetti, Goffredo Favati, Settimo Falorni. Il comunicato N°21 ci dice che per la gara Staggia – Poggibonsi, essendo stata sospesa per invasione di campo da parte dei sostenitori di ambedue le squadre(con conseguenti legnate da parte di ambedue le tifoserie), viene deciso di dare partita persa ad ambedue le squadre. Dove andavano i Poggibonsesi facevano gazzarra e legnate.
25 Aprile 1939
Ecco l'elenco delle più antiche botteghe artigiane del nostro Comune che il 21 Aprile, festa del lavoro, furono insignite nell'ambito premio: Medaglia d'oro Antichi Olinto, sarto; Moggi Pasquale, staderaio; Marini Vezio, falegname; Pieragnoli Galeno, maniscalco; Landini Pietro, calzolaio. Madaglia d'argento: Parrini Giovanni, fabbro; Sodi Ottaviano, carradore; Totti Giuliano, stagnino; Giuntini Amedeo, falegname; Alfredo, fabbro; Marini Marino, barbiere; Bruschi Francesco sarto. Medaglia di bronzo: Regoli Virgilio, aggiustatore meccanico; Frilli Fratelli, calderai; Marini Giuseppe, falegname; Petri Giuseppe, meccanico; Vannini Emilio e figli, fabbri.
14 Giugno 1940
Giunge la notizia della proposta per la concessione della Medaglia d' ORO al valore militare per il concittadino Siro Ferruzzi,Tenente, caduto sul fronte Alpino il primo giorno della guerra.
14 agosto 1940
Si ha notizie per la proposta per la medaglia d'oro al valore militare del concittadino Siro Ferruzzi, morto sul fronte Alpino mentre accorreva attraverso un campo minato a tentare il salvataggio di un'Ufficiale chiuso in un carro armato con le gambe spezzate.
3 Aprile 1941
L'anno 1941, il giorno 3 del mese di Aprile in TURAN (Albania), è deceduto alle ore 23 in età di anni 43 il Capitano Bencini Angelo del 78° Reggimento Fanteria 1° battaglione, 2° Compagnia, figlio di fu Benedetto e di fu Teresa Fornai, ammogliato con Montereggi Tasca. Il nominato Capitano Bencini Angelo è morto in seguito a ferite di schegge all'emitorace sinistro, penetrate in cavità addominale, ed è stato sepolto al cimitero militare TURA N°370. Seguirono le firma degli Ufficiali addetti.
Giugno 1941
Dopo una permanenza di circa due ore, la Corte d'Assise di Siena emana la sentenza contro Ferdinando Rosi, dichiarato colpevole di omicidio volontario aggravato da motivi futili ed abbietti nei confronti della consorte Marietta Chiti e condannato all'ergastolo. Si concludeva così la vicenda iniziata il 26 Luglio 1938, quando Ferdinando Rosi uscì di casa, dopo cena, con la moglie e si avviò dal ponte del mulino, sul viottolo che divideva la gora dal fiume, verso la steccaia del Marri. Non sappiamo cosa avvenne, certo è che la Marietta volò in gora ed affogò. Di qui il processo e la condanna.
11 agosto 1943
Il Commissario Prefettizio Giovanni Franchini Stappo prese il posto del dimissionario Podestà, che alla data del 25 Luglio era Guido Guidi. Detto commissario resterà in carica fino al 1° Marzo 1944. Altro Commissario, fino al 5 Maggio 1944, fu Giovanni Mirandoli. Fino alla liberazione, la sede Comunale restò vacante.
8 Settembre 1943
Alle ore 19.45 parla il Capo del Governo Generale Pietro Badoglio: “Il Governo Italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al Generale Eisenhawer comandante in capo delle forze armate Anglo Americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze Anglo Americane deve cessare da parte delle forza italiane in ogni luogo. Esse, però, reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza”. Si ebbero alcune manifestazioni civili. A Colle circa 400 persone si riunirono in Piazza Arnolfo alle 22.30 per manifestare la loro gioia della fine della guerra. Il giorno 9 sciopero di operai si ebbero a Poggibonsi ed a Colle. Il giorno 11 Settembre cadde il presidio di Siena, in mano ai Tedeschi e così la caserma dei Carabinieri, venne in mano tedesca, con una sola
motocicletta con due soldati. Più tardi nacque il C.L.N. in una prima riunione a Cedda, in casa del Piovano Don Giuseppe Marzi, nelle persone di Pietro Borghi (P.C.I.), Gino Marini (P.S.I.), Gino Marri (Azione) Giovanni Calattini (D.C.), Mario Gembelli (PL.I.). Alla Strolla si formarono gruppi S.A.F.
9 Novembre 1943
Per la prima volta aerei alleati lanciano bengala su Poggibonsi nelle prime ore della notte, senza altre azioni. L'aereo, dopo aver girovagato verso Certaldo ed essere ritornato più tardi, sganciò una tomba fra Montelonti e Montelontino.
9 Novembre 1943
La sera, dopo aver lanciato numerosi bengala, tra le ore 20,13 e le ore 20,33 due apparecchi MOSQUITOS della R.A.F., lanciarono nella zona di Montelonti bengala e bombe di segnalazione bersaglio. Probabilmente si trattava di velivoli provenienti dal altra incursione che si vollero liberare del carico e quindi sganciò dei bengala per non colpire a casaccio il paese. 5 furono le bombe sganciate.
27 Dicembre 1943
Aerei alleati sganciano delle bombe che vanno a cadere nella zona di Romituzzo e sulla strada per il camposanto. Si ritiene sia stato un avvertimento. Per lo spavento morì d'infarto uno sfollato Livornese, che abitava nelle case dietro le mura. Circa l'avvertimento non è dello stesso parere il Biscarini (Pag. 72), in quanto né a Empoli né in altre località furono fatti degli avvertimenti, se si fa eccezione per Roma e per Montecassino. Quindi sganciare 16 tonnellate di bombe da 500 libbre alle ore 13.45 da 8.200 piedi era un obiettivo ben preciso. Secondo il Biscarini, bisognerebbe pensare che in qualche occasione a bordo degli aerei ci fossero stati figli di emigranti. Sta di fatto che la stazione non fu colpita, quello era il vero bersaglio, e 13 aerei riportarono a casa le bombe. A seguito di ciò gli uffici Comunali vennero spostati fino al 30 Dicembre del 1943 a Villa Jacopino e poi a Gaggiano e Villa Ormanni. Il 28 Giugno 1944 furono portati in un recinto per cavalli
in cipressata, presso S.Agnese. Gli aerei alleati erano del 17° Gruppo Bombardieri con apparecchi B.26 MARAUDER.
29 Dicembre 1943
Aerei Americani tipo MARAUDERS, bimotori, bombardano Poggibonsi verso le ore 13, colpendo la zona della ferrovia, la Fabbrichina, il teatro e tutta la zona dei Fossi. Furono 72 le vittime e moltissimi i feriti. Gli apparecchi del 17° Gruppo Bombardieri erano 18 e sganciarono 26 tonnellate.
30 Dicembre 1943
Gli Uffici Comunali, che erano stati spostati dopo il 29 dicembre a Villa Jacopi, sono di nuovo spostati a Gaggiano e a Villa Ormanni ed il 28 giugno 1944 in un recinto per cavalli in una cipressata a S.Agnese.
18 Gennaio 1944
Il più grosso bombardamento che subì Poggibonsi .Colpite le zone degli Orti, del Vallone, intorno a Badia, la Chiesa di S. Lorenzo. Claudio Biscarini in "Immagini e documenti" ci narra la cronistoria di questo bombardamento. Alle 10.55 circa, decollarono dall'aeroporto di Tortorella, nella Puglia, quattro squadriglie di apparecchi B 17 Fortezze Volanti, quadrimotori facenti parte del 99° Gruppo da Bombardamento pesante. Ogni squadriglia era composta da 9 aerei, quindi un complesso di 36 Apparecchi. Alla partenza uno di questi ritornò indietro per cause non precisate, mentre la rimanente formazione raggiunse l'obbiettivo alle 13.36. La formazione rientrò alla base alle ore 16.15. La suddetta formazione era accompagnata da una scorta di aerei P 47 e P 38 da caccia. Furono sganciate su Poggibonsi 420 bombe da 500 Libbre per un totale di 95,54 tonnellate di esplosivo. I morti in quella tremenda occasione furono sette.
21 Marzo 1944
Quel giorno Poggibonsi subì ben tre bombardamenti, precisamente alle 10.30, alle 13 ed alle 17.
26 Marzo 1944
Il Partito Nazionale Fascista indice le elezioni plebiscitarie che danno questi risultati. Iscritti 3631. Votanti 3435. Favorevoli 3412. Contrari 23. Nulle nessuna.
26 Marzo 1944
Alcuni partigiani catturavano due Militi della Milizia Forestale ed un Ufficiale Tedesco addetto alle requisizioni, di nome Rugen, nella zona di Strove. Uno dei due militi venne" inviato a Siena per proporre uno scambio di prigionieri, cosa da fare al Bivio di Abbadia a Isola. A seguito dì ciò si organizzò da parte dei fascisti un rastrellamento della zona. Il 28 Marzo ebbe inizio l'azione. Giunti a casa Giubbileo la circondarono ed aprirono il fuoco con armi automatiche. Catturati tutti i presenti e portati in località Porcareccia, furono passati per le armi.
28 Marzo 1944
Sulle pendici del Montemaggio, ove insieme ad altri si erano recati a combattere il nazifascismo, quattro partigiani Poggibonsesi furono catturati e passati per le armi. Dopo questi fatti, circa un mese prima della liberazione, furono fucilati dai partigiani una decina di esponenti repubblichini di Poggibonsi, nelle vicinanze di S.Gimignano.
11 Giugno 1944
La contraerea tedesca abbatte un caccia alleato nella zona di Cusona. La contraerea sparava dalle Pancole, dove era situata la Villa Paolucci. Il Pilota si lanciò con il paracadute e fu nascosto, sino alla liberazione, nella zona di Poppiano e Vico.
30 Giugno 1944
I tedeschi minano e fanno saltare il ponte di ferro della ferrovia di Colle.
8 Luglio 1944
Truppe Francesi arrivano nelle vicinanze di Poggibonsi. In questo territorio da parte tedesca erano in linea la 4° divisione paracadutisti, al comando del Generale Trettner, che faceva parte del 1° Corpo Para del Gen. Schlemm. Il tutto sotto il comando del Gen.Lemelsen. Da parte francese, proveniente da Colle e da San Gimignano c'era la 4° Divisione Marocchina da Montagna (D.M.M.) agli ordini del Generale Savez. Da Staggia agiva la 2° Divisione Fanteria Marocchina del Generale Dody.
9 Luglio 1944
Viene bombardato il convento di S. Lucchese ed incendiato il tetto. In questa giornata, alla sera, a causa di un fortissimo cannoneggiamento alleato, venne distrutta la Basilica di S.Lucchese. Dopo tiri di aggiustamento, la basilica venne colpita al centro e presero fuoco le capriate in legno del soffitto. Tutto crollò distruggendo insigni opere d'arte. Sembra da testimonianze che la causa del cannoneggiamento sia dovuto alla presenza di un carro armato tedesco, che girava intorno alla chiesa e sparava verso il nemico.
12 Luglio 1944
Ebbe inizio la battaglia per la presa di Poggibonsi. Verso Poggio al Leccio la lotta era aspra. Il 13 i Marocchini del battaglione GRIMAL occupavano Ornato, mentre la 10° Compagnia prendeva Montemorli. Il battagliale DIEBOLD attaccava S. Lucchese e Volponi. Finalmente, il 14 Luglio, truppe del raggruppamento CORNET, provenienti da S.Lucchese e Badia, verso le ore 9 entravano in Poggibonsi dalla parte di Borgo Marturi. Il paese era deserto. Si dice che i PARA' tedeschi abbiano attirato in una trappola i francesi. Appostati nella Villa Viciani, all'inizio del Viale Garibaldi, avrebbero atteso che le truppe alleate scendessero dalla salita del Vanni per aprire il fuoco con le mitragliatrici. In effetti il paese era libero, come conferma lo stesso bollettino tedesco delle 15.
14 Luglio 1944
Truppe della 4° Divisione Marocchina da Montagna, verso le ore 9 del Mattino, provenienti da S.Lucchese e da Badia entrarono in Poggibonsi da Via Borgo Marturi.(Vedi 12 Luglio 1944).
15 Luglio 1944
Bollettino Tedesco del 15 Luglio: “La località di Poggibonsi è stata abbandonata dopo numerosi attacchi del nemico appoggiati da parecchi carri armati ed aspri combattimenti per le vie del paese. Un contrattacco effettuato di sorpresa ha permesso a paracadutisti germanici di riprendere possesso di alcune posizioni a Sud di Poggibonsi (15. 7. 44 XIV Armata Tedesca). A mezzanotte l'avversario ha avuto la meglio nel respingere i nostri avamposti nella zona a nord di Poggibonsi. (Rapporto giornaliero XIV Annata).
16 Luglio 1944
Bollettino di guerra Tedesco del 16/7: “Reparti germanici hanno riconquistato Poggibonsi con un'azione di sorpresa, catturando numerosi prigionieri e facendo bottino di varie armi e munizioni”. Sulla riconquista si apprendono i seguenti particolari: “l'azione Tedesca si è sviluppata nella notte tra sabato e domenica. I movimenti delle truppe del Reich sono sfuggiti all'osservazione avversaria ed il contrattacco ha colto di sorpresa il nemico. Mentre lo schieramento Anglo Americano era ancora in fase di assestamento, dopo i sanguinosi combattimenti dei giorni scorsi, i reparti d' assalto del Reich sono scattati improvvisamente al contrattacco. Validamente appoggiati, gli assalitori germanici si sono avvicinati alle linee avversarie, impegnando gli anglo americani in aspri combattimenti a distanza ravvicinata. Dopo essere riusciti ad infrangere la resistenza dei posti avanzati, i soldati del Kesselring sono penetrati nella città. Gravi le perdite subite dal nemico. Numerosi prigionieri
catturati. Gli invasori si sono ritirati precipitosamente sulle alture a sud della città”.
16 Luglio 1944
Domenica 16 Luglio fu il giorno della riconquista tedesca, seppure per poche ore, di Poggibonsi. L'attacco si sviluppò nel quartiere dove sono poste le attuali Via Monte Sabotino, Redipuglia, Monte Grappa e Piazza 18 luglio: in una parola, alla “Girata dei Preti”, allora aperta campagna o quasi. Devono essere arrivati anche paese, causando diverse perdite ai francesi. In una storia del 2° Reggimento Tiratori Marocchini si legge che verso le 8.3O ci fu un contrattacco Tedesco fra la ferrovia e lo Staggia, arrivando ad infiltrarsi nelle strade, prendendo alle spalle i difensori. I tiri di arresto della nostra artiglieria vennero accorciati, segno che la penetrazione avversaria era consistente. Alle 10.30 la situazione era ristabilita. Il nemico era respinto al di là dello Staggia. Il nemico portò via numerosi morti e feriti, lasciando nelle nostre mani tre cadaveri dell'11° Paracadutisti. Poggibonsi restò definitivamente nelle nostre mani.
16 Luglio 1944
Da parte Tedesca si legge: “Poggibonsi è stato ripreso fin sopra alla Piazza del Mercato(Piazza Cavour) nelle prime ore del Mattino. Il nemico ha avuto sanguinose perdite (si parla di 200 morti contati a Poggibonsi). Di fronte ad un contrattacco nemico della forza di un battaglione da ovest (dalla Piazza Nuova) le nostre truppe di retroguardia si sono dovute ritirare sugli avamposti” (Rapporto di mezzogiorno del 16/7/44, XIV Armata Tedesca). Parlano poi di sgombero delle posizioni verso le 15.30. Confermerebbero il bollettino alleato.
17 Luglio 1944
POGGIBONSI RICONQUISTATA DALLE TRUPPE GERMANICHE. Un netto successo è stato conseguito dai Germanici al centro dello schieramento dove la città di Poggibonsi è stata riconquistata nella notte di domenica (16/7) dalle forze tedesche. Il contrattacco germanico, che ha condotto alla rioccupazione della città, ha sorpreso gli alleati, che lasciavano numerosi prigionieri in mano germanica. Le truppe alleate si sono ritirate in alture a sud di detta località.
FRONTE ITALIANO 17 LUGLIO. La città di Poggibonsi, che il giorno prima era stata temporaneamente ripresa in seguito ad un audace attacco dei Paracadutisti germanici, che avevano catturato numerosi prigionieri ed un quantitativo notevole di armi, è stata nuovamente abbandonata per accorciare il fronte e formare riserve mobili.
18 Luglio 1944
Bollettino di guerra tedesco l8/7: “In seguito allo sgombero di Arezzo, anche la località di Poggibonsi, riconquistata ieri per la seconda volta dai germanici, è stata evacuata. Il nemico ha perduto in questo settore 21 carri armati”. Fu una delle ultime battaglie del Corpo di spedizione Francese in Italia. Quando venne liberata, Poggibonsi era distrutta all'80 per cento.
18 Luglio 1944
Liberazione di Poggibonsi. Sembra che anche qualche giorno prima siano arrivati gli Alleati, ma un contrattacco tedesco di poco conto non permise la definitiva liberazione.
9 agosto 1944
Il Comitato di Liberazione Regionale stabilì che in ogni vano dovessero abitare tre persone.
11 agosto 1944
Il Professore Gaetano Pieraccini (socialista), nato a Poggibonsi il 23 Dicembre 1864, viene eletto Primo Sindaco di Firenze lo stesso giorno della liberazione. Muore a Firenze il 16 Aprile 1957.
12 Settembre 1944
A Poggibonsi stazionavano alcuni reparti dell'esercito con sede al “Tondo” e vi era pure un deposito di materiale al Tennis di Badia. Malgrado l'arrivo di due centurie della RAVENNA, che andavano verso Firenze, tutto finì in poche ore. Gli uomini se ne andarono, le armi vennero gettate via. Si riaprì la sede del P.N.F, il giorno della liberazione di Mussolini. Nasceva così la Repubblica Sociale Italiana con a capo nominalmente il Duce, ma con i tedeschi come veri padroni.
25 Settembre 1944
Viene eletta la prima Giunta Comunale Democratica designata dal Comitato di Liberazione Nazionale di Poggibonsi. Viene eletto Sindaco Treves Frilli (PCI). La giunta è composta da Pietro Borghi (P.C.I.), Giovanni Calattini (DC), Giorgio Marini (P.S.I.) Ludovico Muratori (Demolaburista), Vincenzo Bagnoli (PLI). Nello stesso giorno si cambia la toponomastica. Ma per togliere a Mussolini la cittadinanza onoraria si dovrà attendere il 16 Aprile 1945.
31 Marzo 1945
Ci furono le elezioni amministrative. Con 9627 iscritti e 8878 votanti (92.2%): il blocco del popolo, cioè P.C.I - P.S.I e Partito d'Azione, ottenne 6859 voti, pari al 79,2% e 24 Seggi. La D.C. ebbe 1800 voti, pari al 20% e 6 Seggi. Il 18 Aprile 1946 con 27 voti su 29 venne rieletto Sindaco Treves Frilli,callora già Sindaco, però nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale.
13 Dicembre 1945
Da “LA NAZIONE DEL POPOLO”: questa mattina alle 10.30, dopo oltre due anni di assenza, un treno ha percorso la linea Siena – Empoli, fermandosi alla stazione di Poggibonsi”.
21 Settembre 1947
Il Sindaco di Poggibonsi invia al Ministero dei Lavori Pubblici una nota sull'urgente necessità di alloggi per sinistrati, senza tetto. La guerra ha causato la distruzione della consistenza edilizia per il 70,2 %. Una statistica del Genio Civile del 9 Gennaio 1946 dava i seguenti elementi indicativi: Fabbricati tuttora distratti a Poggibonsi 335, a Staggia 15. Popolazione senza tetto: 4500 a Poggibonsi, 300 a Staggia. Unità di popolazione da sistemare: 1350 in paese e 300 a Staggia (nelle case riparabili). Unità senza tetto da sistemare in nuove costruzioni: 3150 a Poggibonsi e 150 a Staggia.
7 agosto 1949
“Mercoledì ha avuto luogo l'assemblea dei soci della U.S. Poggibonsi. Il numero degli intervenuti è stato assai limitato. Si è resa necessaria la nomina del Consiglio direttivo, che sarà così composto: Presidente Palmiro Giotti; Vice Amilcare Righi; Segretario Gino Gaggelli; Vicesegretario Guido Morelli; Direttore Sportivo Natale Bruni; Medico Sociale Dott. Aldo Manenti; Consiglieri Dino Frilli, Osvaldo Ferrare, Alberto Cipriani, Mario Barbieri, Alberto Mucci, Cariddo Calattini, Augsto Marri, Dino Cervelli e Gino Niccoli. E' stato deciso che il campionato di Promozione, che sembrava in forse, sarà fatto”.
15 Gennaio 1950
Sconfitta senza precedenti dei giallo-rossi opposti ai cugini, non troppo amati, colligiani. La sconfitta bruciò di più perché subita nel "derby" più sentito. Sul campo del Poggibonsi, la Colligiana vince ben 6-0. Ecco la squadra del Poggibonsi: Guarducci, Vezzosi, Crocchini, Serpi, Carosi, Martelli, Renoldi, Bottari, Rossetti, Bimbi II, Novelli. La Colligiana schierava: Papini, Scarpellini, Manni, Logi, Cappellini, Del Gamba, Valentini, Parano l°, Agnorelli, Parano 2°, Del Bravo. I fischi degli sportivi giallo- rossi alla fine della partita furono più che giustificati.
29 agosto 1950
Corrispondenza della “NAZIONE”: “Assemblea dei soci della U.S. Poggibonsi. E' molto numerosa, segno che fra gli sportivi l'attaccamento alla Società è sempre vivo. Manca però il Presidente Palmiro Giotti e questa assenza è stigmatizzata da tutti, perché il Presidente doveva spiegazioni sulla fallimentare (in tutti i sensi) stagione scorsa. Il bilancio denuncia un deficit di Lire 150.000. Per sanare il debito di L. 700.000 verso i giocatori, quasi tutti sono stati lasciati liberi”.
24 Giugno 1951
Corsa Motociclistica Milano-Taranto. Un Poggibonsese per la prima volta si cimenta nella durissima gara, un tale Bruno Macchi, che non avrà fortuna perché proprio al passaggio a Poggibonsi, ai Ponti di Drove, andò a sbattere, fortunatamente senza conseguenze, ma costretto al ritiro.
29 Settembre 1955
In margine al campionato di calcio 54/55, la Lega dirama il seguente comunicato: “Per tentativo di corruzione verso il giocatore del Poggibonsi Andrea Cocchi, si prendono i seguenti provvedimenti: l°) squalifica del campo del Montevarchi fino al 31 Dicembre 1955. 2°) Il Direttore Sportivo del Montevarchi, Romeo Anconetani, viene deferito alla Lega e verrà squalificato a vita”. Dopo la vittoria del campionato del mondo nel 1982 ci fu l'amnistia e quindi fu riammesso nei ruoli della F.I.G.C.
2 Dicembre 1956
Viene inaugurata la Biblioteca Comunale con 500 volumi.
Maggio 1959
In un articolo pubblicato in quel mese, si parla della costruenda strada Firenze – Siena, criticando aspramente coloro che caldeggiavano questa soluzione in confronto a chi era propenso alla sistemazione delle strade esistenti, anziché “vagheggiare antieconomiche autostrade”. Secondo l'estensore dell'articolo (tra l'altro non firmato) era più realistico 1'ammodernamento della viabilità attuale (dell'epoca)”.
26 Luglio 1961
Il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, con decreto odierno conferì al Comune di Poggibonsi la Medaglia di Bronzo al valore civile per le seguenti motivazioni: “Con contegno fiero e dignitoso e mai piegato nella sua fede, sopporta numerosi massicci bombardamenti, che distrussero gran parte dell'abitato e produssero la morte di molti suoi figli”.
20 Ottobre 1961
Il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, su proposta del Presidente del Consiglio Amilcare Fanfani, concesse in data20 ottobre 1961 al Comune di Poggibonsi il titolo di città. Il relativo decreto fu registrato alla Corte dei Conti il 21 febbraio 1962 e trascritto all'Ufficio Araldico il 26 febbraio 1962 e nel Registro Araldico Centrale dello Stato il 18 giugno 1962.
19 Marzo 1962
Viene inaugurata la Chiesa di S. Giuseppe che era stata consacrata due giorni prima. Nel 1958, il 1° Agosto era stato acquistato il terreno e posta la prima pietra.
6 Marzo 1964
La signora Mirella Guercini, di anni 35, ha dato alla luce quattro bimbe. La donna, che è sposata da 12 anni, ha già avuto sette figli, due maschi e cinque femmine. Con il parto quadrigemino è arrivata a quota 11 con un sol colpo.
11 - 12 Settembre 1972
“L'atro ieri in pieno giorno, alcuni sconosciuti, approfittando di un momento in cui la bottega dell'esercente Mazzantini Ottavio (detto Tricche) era rimasta incustodita, furtivamente, si introdussero senza essere notati da alcuno. Scassando quindi la serratura del cassetto del banco ne tolsero la somma di Lire 55 in biglietti di banca e monete d'argento e rame, quindi si dileguarono. Il Mazzantini, ritornato in bottega e constatata l'ingrata visita, sollecitamente si recò a farne denuncia al Carabinieri i quali attivamente indagano per far piena luce su questo furto.