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29 Aprile 994
Tegrimo di Staggia, figlio di Ildebrando, dona a titolo di MORCINGAP (o dono del mattino che veniva fatta dal marito alla moglie dopo la prima notte di nozze) a Sinderada, figlia del Visconte Guido, la quarta parte di quanto possedeva nei contadi di Volterra,Firenze, Fiesole, Siena, Staggia, S. Martino, Strove, ecc. Questa ricchissima donazione matrimoniale è un elemento da cui si poteva desumere la potenza della famiglia della sposa, stante il fatto che il padre di lei avesse il titolo di Visconte. Questi si presume fossero i primi Signori di Strozzavolpe.

25 Luglio 998
Il Marchese Ugo di Toscana con una carta di donazioni da in possesso all'Abate Bonomio ed ai suoi legittimi successori il Monastero della Badia con la chiesa di San Michele, ivi eretta, e con tutto il poggio, le vigne e le chiese di S.Benedetto e S.Croce esistenti nei paraggi. Furono inoltre passati all'Abate 210 stabili di vario genere, come case, terreni in molte frazioni e altri possedimenti in Italia Settentrionale. Secondo ricerche storiche recenti, sembra che questo sia un falso, come afferma KURZE nei “Monasteri e Nobiltà”: la donazione sarebbe avvenuta in altri termini il 10 agosto 998.

10 agosto 998
Il Marchese Ugo di Toscana dona alla Chiesa in onore all'Arcangelo S.Michele la proprietà che conosciamo nell'atto del 25 Luglio 998. Non dona però il terreno su cui sorgeva il monastero e la chiesa. Non vi si menziona altri rapporti di alcun genere. Ugo esclude poi alcuni beni che erano stati donati ad altri monasteri. Insomma, un pasticciaccio che gli storici non sono riusciti a sbrogliare, ma ciò non toglie che il Monastero della Badia era stato donato all'Abate Bonomio.