Aprile 1848
Il Proposto scrive al Gonfaloniere: “E' noto abbastanza quanto sia grande nel Popolo di Poggibonsi l'entusiasmo ed il calore per la santa causa Italiana. Ai primi del passato Aprile, 30 giovani di questa terra marciarono volontari per le pianure della Lombardia”. Si stava diffondendo un'azione intelligente da parte del basso clero per portare i contadini alla diretta partecipazione alla lotta per l'indipendenza, dando buoni frutti.
Aprile 1536
L'imperatore Carlo V arrivò a Poggibonsi con gran parte della sua Corte, accettando l'invito di Alessandro Del Bene, che lo pregava di soffermarsi nella sua villa di Montelonti. Vi soggiornò tre giorni. La villa, il 5 Novembre 1568, fu venduta a Luigi e Giuliano di Pietro Capponi, finché il 17 Maggio 1589 dal Capponi passava ai Ricasoli come dote di Cassandra Capponi.
1 Aprile 1498
Viene eletto il nuovo Provveditore nella persona di Bartolomeo Brancati de Bini, al posto di Antonio del Caccia. Ma viene sostituito anche il “Ragioniere” con un nuovo scrivano, nella persona di Francesco de Magalotti, al quale si concedeva l'autorità per esigere dai cittadini ancora debitori il credito dell'imposizione straordinaria applicata nel 1492 per la muraglia di Poggio nei Vicariati di Valdelsa e S. Miniato e nella Podesteria di Prato, Sesto e Campi.
2 Aprile 1209
Dopo la pace fra Siena e Firenze del 1208, seguì una controversia ecclesiastica tra il Vescovo di Siena e quello Fiorentino, così Papa Innocenzo III risolse la cosa a favore del Vescovo Fiorentino ed il 22 Giugno dello stesso anno convalidò la sentenza.
2 Aprile 1319
Strumento di procura fatta dagli uomini della Villa di “Bibbiano”, nella persona di Ranuccio di Tendino, da detto luogo per comparire davanti al Podestà di Poggibonsi ed obbedire ai suoi ordini. Verbalizzato nella villa di Montemurlo e rogato da Mazzo del fu Ser Galgano giudice ordinario e notaio.
2 Aprile 1860
Lettera da Staggia del Dott. Ferdinando Marmocchi al Sindaco dì Poggibonsi: "Sarebbe necessario che Lei, Signoria, mandasse qua la guardia Municipale, affinché invigilasse sopra la pulizia del paese che Le assicuro essere un vero letamaio; in quasi tutte le abitazioni trovasi masse di concime in fermentazione, molti animali di razza suina, pecorina, bovina tenuti sempre nel letame. In molte case, per mancanza di acquaio o per incuria, tutto gettasi nella pubblica strada, come pure vi sono molti depositi di materie immonde, cosicché ci troviamo sempre immersi in un' atmosfera di putride esalazioni, che con il riscaldare della stagione andranno sempre aumentando”. Ma anche nel capoluogo del Comune la situazione non era migliore.
3 Aprile 1202
Resa di Semifonte. L'accordo della resa fu concluso presso Vico d'Elsa con la mediazione di Alberto di Montautolo, Podestà di S.Gimignano. Così cadde al suolo l'infelice Semifonte. Duole sapere che i Poggibonsesi furono in questo caso a fianco dei Fiorentini. L'insegna del nostro libero Comune sventolò sulle ceneri della potente Semifonte, ma presto i nostri dovettero intendere come la superba Firenze stesse preparando una simile sorte alla loro città.
3 Aprile 1538
Nella Villa di Montelonti viene ospitato il Pontefice Paolo III che da Roma andava a Nizza per la pace fra l'Imperatore Carlo V ed il Re di Francia Francesco I. In quella circostanza il bottigliere Pontificio, tale Sante Lancerio, racconta che Messer Alessandro Del Bene (proprietario) aveva fatto preparare il vin greco di S.Gimignano, detta anche vernaccia, da tutti graditissimo. In quell'occasione il Papa, aderendo al desiderio del popolo di S.Gimignano, confermava il culto e la venerazione per Santa Fina.
3 Aprile 1941
L'anno 1941, il giorno 3 del mese di Aprile in TURAN (Albania), è deceduto alle ore 23 in età di anni 43 il Capitano Bencini Angelo del 78° Reggimento Fanteria 1° battaglione, 2° Compagnia, figlio di fu Benedetto e di fu Teresa Fornai, ammogliato con Montereggi Tasca. Il nominato Capitano Bencini Angelo è morto in seguito a ferite di schegge all'emitorace sinistro, penetrate in cavità addominale, ed è stato sepolto al cimitero militare TURA N°370. Seguirono le firma degli Ufficiali addetti.
4 Aprile 1156
In questa data il Conte Guido Guerra, proprietario in parte del colle dove poi fu edificato Poggiobonizzo, dona la terra ad alcune famiglie senesi per edificazione di una contrada. Accanto a loro quelli di Talciona edificarono altre case. Il tutto nella zona dell'attuale Calcinala.
4 Aprile 1319
Gli uomini del popolo di S.Martino di Lecchi costituiscono procuratore Viva del fu Muccarone, Pietro di Cinta e Peruzzo del fu Iacopo, per comparire avanti al Podestà di Poggibonsi e promettere di obbedire ai suoi comandi.
4 Aprile 1799
L'adunanza del Pubblico Generale Consiglio è tenuta sotto il segno della dominazione Francese. Accanto alla data 4 Aprile 1799 vi è anche l'altra, secondo il calendario rivoluzionario, cioè il 15 Germinale, anno settimo della Repubblica. In alto campeggiano le due parole: Libertà-Eguaglianza. I nomi dei consiglieri sono preceduti dalla parola "cittadino". E' il primo indice dei tempi che andavano cambiando.
7 Aprile 1313
La Repubblica Fiorentina dette mandato a Lapo Fredi, a Cione di Bernardo ed a Corbizzino Niccolai, Poggibonsesi residenti a Firenze, di trattare con i ribelli Poggibonsesi di Poggio Imperiale, chiedendo la resa della fortezza entro 15 giorni; in cambio i Poggibonsesi avrebbero avuto la restituzione di ogni loro avere con un'amnistia completa ed il trattamento come diletti sudditi. I Poggibonsesi non accettarono.
7 Aprile 1799
Come in tutte le località viene innalzato l'albero della libertà con grande solennità. Ecco riportate le spese: tre lire per fattura della berretta con (era il cappello frigio simbolo della rivoluzione), due lire per vernice alla berretta e all'asta di due colori, due lire per aver suonato il tamburo e due lire per il palco dei suonatori. Una ricompensa al Caporale dei Famigli (vigili urbani) per assistenza prestata in detta funzione per conservare il buon ordine e la quiete, tanto di giorno che di notte per più giorni. Idee laiche, ma in quella seduta furono nominati i festaioli per la festa di S.Lucchese.
7 Aprile 1814
Testardi come sempre i Poggibonsesi chiesero al Sottoprefetto di pagare con i soldi della comunità 70 lire per la festa di S. Lucchese. Il Mazzi credeva che il MURAT avrebbe concesso, se non altro per fare diversamente dal predecessore, l'autorizzazione ad assumersi spesa. Anche stavolta venne deluso. La risposta fu negativa. Era in vigore l'art.92 del Decreto Imperiale del 1810 (La musica era sempre la stessa).
8 Aprile 1899
Lo sport allora era più romantico, più genuino. Sentite: “A cura ed a beneficio del Comitato per un ricovero di Mendicità, si è aperto al pubblico il gioco del pallone con il totalizzatore, che è per il paese una novità. Per un mese ancora avremo fra noi alcuni dei migliori giocatori d'impresa”. Ora molte cose sono cambiate. Se non c'è oro che corre, lo sport non va avanti.
9 Aprile 1156
Truppe Fiorentine, dopo aver sconfitto i senesi, fecero sosta in Borgo Marturi, violentando, fra l'altro, una fanciulla di una importante famiglia del luogo. Successe un pandemonio finché i fiorentini furono cacciati. Dopo questo fatto fu deciso di costruire la fortezza sul terreno di Bonizio Segni e così, in questa data, allorché altre truppe Fiorentine minacciavano le nuove costruzioni, aiutati da Guido Guerra e dai senesi, attaccarono l'esercito Fiorentino tra il Vallone e il "sasso gocciolino", combattendo per tutto il giorno finché i fiorentini dovettero ritirarsi.
9 Aprile 1260
Lettera del Podestà di Firenze al Podestà di Poggiobonizzo, affinché fossero preparate vettovaglie per l'esercito Fiorentino, di passaggio per aggredire Siena.
9 Aprile 1805
Le case scassate dal terremoto avevano bisogno del ferro per incatenarle e se ne chiedono al governo fiorentino 20.000 libbre. Lo fornì la fonderia Magona di Pistoia che lo fece giungere a Poggibonsi il 21 Giugno. Le vicende per il pagamento di questa fornitura sono lunghe e complesse. Come al solito la burocrazia. Questo ferro fu pagato il 18 Giugno 18l8, cioè dopo oltre 13 anni.
12 Aprile 1854
Nasce a Poggibonsi CESARE ADREUCCETTI dal padre Francesco e da Clementina Verdiani. Abitava in Vicolo S. Gregorio, poi in Via Maestra al N°12 e successivamente in Via A.Frilli al N°5. Maestro di musica diresse per molti anni il corpo Bandistico "G. VERDI". Musicò un'opera con il titolo “La Nella”, ma non ci ha lasciato niente di tutto questo. Abbiamo però, sempre in dotazione al Corpo Bandistico, una marcia funebre famosa intitolata “Eterno dolore”, che il popolo cambiò in “II pianto della Regina”. Questo secondo titolo gli pervenne dal fatto che, con questo pezzo, partecipò ad un concorso indetto in occasione dell' omicidio del Re Umberto I° per una marcia funebre. Il pezzo dello Andreuccetti fu selezionato fra numerosi concorrenti ed ebbe una posizione altissima in classifica, tanto che fu suonata da una delle numerose bande, che facevano ala al passaggio del feretro. Molti concittadini la ricordano poiché prima la Banda
accompagnava il trasporto funebre in paese. Devo dire che, a mio giudizio, era molto bella, a parte il fatto di essere una marcia funebre.
12 Aprile 1896
Da BONI ZIO. Dopo la pace, o meglio l'armistizio, in Africa arrivarono le prime notizie ai familiari dei combattenti. Avevano scritto il Tinti, Marcori e Bencini. Proprio il Bencini accennò alla possibilità di essere a casa per Romituzzo. Disse che, se avesse dovuto raccontare la sua vita, avrebbe fatto rizzare i capelli. Il Marcori si preoccupò unicamente, nella sua lettera, della dura necessità di dover mangiare soltanto farina cotta fra i sassi. Erano prigionieri in attesa di essere rimpatriati.
13 Aprile 1260
In questa data, tenuto da tutti il concetto di Santo, tra le preghiere di Padre Aldebrandino e degli altri frati del convento di Camaldo, rendeva l'anima a Dio, Lucchese da Poggibonsi. Poche ore prima, era spirata la sua diletta consorte Bonadonna Segni.
14 Aprile 1859
Sempre più numerosi erano i volontari che abbandonavano la propria abitazione ed il lavoro, per arruolarsi nelle truppe Piemontesi alleate della Francia contro l'Austria. Della Valdelsa troviamo che sette volontari si erano imbarcati a Livorno: Oreste Bui, facchino, Vincenzo Barzelletti, pastaio, Adamo Giannetti, bottegaio, Alessandro Marmocchi, farmacista, Pietro Marini, falegname. Fino ad allora i volontari partiti dal porto di Livorno erano stati 967. Ma i volontari furono molti di più in Valdelsa e ciò si deduce da un rapporto che dice: “per non togliere tante giovani energie al paese, gli organizzatori impediscono, in parte, le partenze per il Piemonte, che comunque ai primi dì Maggio, raggiungeranno il numero di 518, aiutati dai denari di offerta privata”. Vanno aggiunti i volontari partiti per via terra che non sono valutabili.
15 Aprile 1799
ABRAM, de legato del Governo Francese a Siena, invia una lettera al rappresentanti della Comune di Poggibonsi, invitandoli a prendere le necessarie misure per alloggiare le truppe Francesi e a distribuire i viveri senza confusione. Arriverà anche il Generale Merlin, comandante della Divisione. Bisogna preparargli il miglior quartiere e le scuderie più comode per il suo seguito, delle quali sarà proibito l'uso a chicchessia. I Poggibonsesi dovevano ubbidire. Si riscontra in una successiva lettera del 28 Aprile in cui l'ABRAM, congratulandosi per le premure, si augura che gli abitanti continuino a dar contrassegni del loro attaccamento alla nazione Francese.
15 Aprile 1816
Furono consacrate le due campane più grosse del campanile. Era un lunedì dì Pasqua.
15 Aprile 1899
“Sì parla tanto dello sport “pedestre” che non posso tacere il caso di un nostro compaesano, Giovacchino Marini, il quale partirà a giorni per il Lussemburgo, ove si reca per prendere lavoro in una miniera. Farà a piedi l'intero viaggio”. (Bonizio).
19 Aprile 1921
“Con decreto Prefettizio, il Sindaco Amedeo Coltellini è sospeso dalle sue funzioni e presiederà per tempo l'assessore Giuseppe Gerlini”. La sospensione era stata originata dal fatto che il Coltellini aveva firmato dei certificati che portavano marche per diritti di Segreteria con lo stemma dei SOVIETS dì Russia.
20 Aprile 1315
Dai registri delle Deliberazioni Comunali di Poggibonsi si apprende che il culto e la venerazione dei cittadini per il loro Santo, siano cominciate subito dopo la sua morte, che, come sappiamo, avvenne nel 1260. In questa delibera si dice che: “Convocato il Generale Consiglio con il suono delle campane ed a viva voce, come di prescrizione, si pone all'ordine del giorno le onoranze a S. Lucchese per la prossima festa. Si alza tale Neri Corsini e propone che tutti gli ufficiali, mercanti ed artigiani partecipino alla festa, portando ciascuno un cero a loro piacimento. Che il Podestà li obblighi ad intervenire e che tutti coloro che vorranno partecipare a detta festa siano tenuti ad unirsi al Signor Podestà”. Il 21 Aprile il Podestà ed i sei difensori del Comune propongono al Consiglio Generale che si concorra alla celebrazione della festa del Santo con l'offerta di quattrocento ceri e di passare ai frati del Convento, o a chi per essi, l'elemosina di soldi cento. Anche negli anni
successivi si sarebbe confermata l'offerta dei ceri e dei soldi per la festa del difensore e protettore del Comune. Così viene titolato.
20 Aprile 1809
Viene approvato il progetto di tariffa per il diritto di macello per l'anno in corso. Siccome la tariffa, non era fatta a peso, ma a numero di capi, si può dedurre il consumo del nostro paese. Venivano all'incirca macellati 100 fra bovini e tori, 25 vacche, 100 castrati, 450 troie e 1500 fra capretti è agnelli.
20 Aprile 1896
Ecco come un cittadino si lamenta verso il Sindaco per insufficiente vigilanza: “Contro questo difetto di sorveglianza mi permetto reclamare, non tanto come cittadino, quanto come abitante di una delle strade(Via Romana) che giovani inesperti, insofferenti di ogni restrizione, hanno trasformato in un velodromo, percorrendola furiosamente in su ed in giù da Piazza dei Fossi alla Via Vittorio Emanuele, e sono sicuro che la S.V. vorrà prendere misure che valgano a salvaguardare la vita e l'incolumità dei cittadini”. Occorre ricordare che allora le vie erano frequentate da bambini e da vecchi, oltre che da adulti intenti alle contrattazioni o al traffico veicolare. Il regolamento del 4 Agosto 1896 dispone che i velocipedi potevano transitare in tutte le vie cittadine a velocità “fino ad eguagliare il passo accelerato di un uomo”. Nel 1896 le biciclette erano 5. Alla fine del secolo il numero era quadruplicato.
22 Aprile 1801
Per la grave situazione economica del Comune si propone a chi di dovere che sia allontanato il Comandante della Piazza, che era a spesa della Comunità. Si chiama MARTELL e vuole 397 scudi, tanto è il suo credito verso i Poggibonsesi. 250 li vuole subito ed il resto entro 20 Giorni, data della sua partenza. I 250 furono trovati in prestito da Jacopo Marchi e Jacopo Marri; per il resto si impone un dazio di 6 Lire per Fiorino.
22 Aprile 1927
Agli amministratori di nomina elettiva furono sostituiti Amministratori di nomina governativa.il Primo Podestà che entrò in carica fu Angiolo Bencini. Il 14 Marzo 1933 divenne Podestà Raffaele Giannelli ed il 24 Febbraio 1936 venne nominato Podestà Emilio Conti. Il 7 Novembre 1938 ritorna in carica Salvatore Guidi, il cui ultimo atto porta la data del 20 Luglio 1943. Il 25 Luglio cadde il fascismo e l' 11 Agosto divenne commissario Prefettizio Giovanni Franchini Stappo.
23 Aprile 1260
Vedi 23 Febbraio 1260. A seguito dì ciò il Podestà di Poggiborisi Sinibaldo Tornaquinci faceva domanda al Sindaco di Firenze lacopino Rangoni di essere dispensato dal mandare soldati Poggibonizzesi contro Siena, per poter attendere alla ricostruzione delle case distrutte in precedenza proprio dai Fiorentini.
23 Aprile 1896
Venne presentata al Sindaco un'istanza per l'allargamento della Vìa XX Settembre (Via Roma) in modo da unire direttamente Piazza del Teatro con Piazza Burresi. Ecco perché si chiama TAGLIO quella zona di passaggio. In Giugno venne deliberato di fornire nuove divise alla Banda Cittadina. La confezione venne fatta dal sarto Angiolo Antichi, ricalcante sulla divisa degli Ufficiali di Marina.
24 Aprile 1813
Napoleone non dimenticava i veterani che venivano iscritti fra le guardie d'onore con decreto Imperiale. Furono cinque i Poggibonsesi iscritti nelle Guardie d'Onore: Sebastiano Puccianti, cappellaio, riformato per ferite; Giuseppe Tordini, vetturale, riformato per infermità; Antonio Targi, contadino (per infermità); Ferdinando Pieraccini, agrimensore (per ernia inguinale); Giovacchino Mazzarrini, contadino (per infermità). Il 20 Maggio muore il soldato LAURENT (Lorenzo) Fusi sul campo di battaglia di BAUTZEN alle ore due pomeridiane. Non ebbe alcun riconoscimento. Si premiava solo i reduci. I morti erano morti e basta.
25 Aprile 1880
“II Governatore della Misericordia domanda di essere autorizzato di avanzare istanza al Municipio, per ottenere un'area dì terreno dell'orto già Bonelli - Vanni, oppure quella zona rimasta invenduta di proprietà del Comune, per costruirvi la chiesa e stanze annesse per uso dello spedale, che detta Confraternita si è prefissa iniziare a sollievo dei miserabili del paese, offrendo detto Sig. Governatore di operare lo sterro di detto orto a sue spese, sempre che la comunità ceda o l'uno o l'altro degli appezzamenti richiesti. Notando che l'offerta fatta al Comune dal detto Governatore di eseguire tutto lo sterro dell'orto, già Bonelli -Vanni, viene ad ascendere, conforme la perizia dell'Ufficio Tecnico Comunale, alla non lieve somma di L. 989 e 82 centesimi”. (Ospedale di Piazza Burresi).
25 Aprile 1898
Ad opera dì un comitato dì socialisti si commemorò la scomparsa di Felice Cavallotti. E' singolare la presenza di una numerosa partecipazione di associazioni varie, il che da la misura di come si era organizzati all'epoca. Erano presenti: Società Operaia, Magazzino Cooperativo di detta Società, Società “I Figli del Lavoro”, Magazzino Cooperativo di detta Società, Biblioteca Popolare Circolante, corale Vincenzo Bellini, Società Conciapelli, circolo Elettorale Socialista, Gruppo Anarchico, Società Ferroviaria, Società "I Figli del Lavoro" di Staggia, Banda musicale ed i Garibaldini.
Dal 25 Aprile al 3 Maggio 1926
Per l'oratorio di Romituzzo fu un avvenimento straordinario, in questo periodo, per le feste solenni che vi si celebrarono in occasione della solenne incoronazione della Madonna di una corona d'oro per mano del Cardinale Fistrangelo, Arcivescovo di Firenze. Il tutto fu fatto alle ore 12 del 25 Aprile 1926, sopra i gradini esterni della Collegiata. In quell'occasione furono fatti eccezionali restauri sotto la direzione di Pietro Puccioni. Il cancellato fu eseguito dai fabbri Regoli e Stricchi. Il capo muratore fu Enrico Curini e l'imbianchino fu Enrico Dei.
25 Aprile 1939
Ecco l'elenco delle più antiche botteghe artigiane del nostro Comune che il 21 Aprile, festa del lavoro, furono insignite nell'ambito premio: Medaglia d'oro Antichi Olinto, sarto; Moggi Pasquale, staderaio; Marini Vezio, falegname; Pieragnoli Galeno, maniscalco; Landini Pietro, calzolaio. Madaglia d'argento: Parrini Giovanni, fabbro; Sodi Ottaviano, carradore; Totti Giuliano, stagnino; Giuntini Amedeo, falegname; Alfredo, fabbro; Marini Marino, barbiere; Bruschi Francesco sarto. Medaglia di bronzo: Regoli Virgilio, aggiustatore meccanico; Frilli Fratelli, calderai; Marini Giuseppe, falegname; Petri Giuseppe, meccanico; Vannini Emilio e figli, fabbri.
26 Aprile 1814
Arriva la comunicazione ufficiale della restaurazione sul trono del Granducato di Toscana di Ferdinando III. La da il consigliere di Prefettura Nerucci, il quale dice “che ha ricevuto la notizia dal Sig/ Generale di Polizia del prossimo arrivo in Toscana di Sua Altezza Imperiale, il Granduca Ferdinando, il quale, in seguito alle convenzioni stabilite tra le potenze alleate, deve riassumere il Governo della Toscana”. Invita il MAIRE a raddoppiare il suo zelo e la vigilanza, affinché nessuno venga insultato nella proprietà e nella persona. Si deve opporre agli attentati ed arrestare i tumultuosi perturbatori ed i complici. Insomma, deve disporre gli animi a questo fausto avvenimento, tanto desiderato.
28 Aprile 1260
Questo giorno, consunto dalla fatiche, dalla macerazioni del corpo e dai continui digiuni, ridotto agli estremi da una lunga e grave malattia, Lucchese muore in concetto di Santo tra le preghiere del padre Ildebrandino, suo confessore, e degli altri frati del Convento di Camaldo. Poche ore prima della sua morte era spirata Bonadonna, sua moglie, confortata dalla benedizione e dalla preghiera dello sposo.
28 Aprile 1273
PAPA GREGORIO X, di passaggio da Poggibonsi per recarsi in Francia per il concilio Ecumenico di Lione, sosta a Poggibonsi e impressionato dalla fama dei prodigi che si dicevano operarsi presso la tomba del Beato Lucesio, recatosi a Camaldo nella chiesa di S.Francesco,in mezzo ad una gran folla, riconobbe la santità dì Lucchese.
28 Aprile 1536
L'Imperatore Carlo V sostò nella villa di Montelonti, che apparteneva a messer Alessandro Del Bene, patrizia famiglia Fiorentina.
28 Aprile 1814
Il cronista Clemente Casini ci racconta che in alcuni paesi, appena si passò dal Governo Francese al Governo provvisorio, ci furono disordini di facinorosi. A Poggibonsi uno di questi avvenne il giorno della Festa di S.Lucchese. Al ritorno, a causa di laute bevute, gruppi di persone chiesero gli stemmi degli Ufficiali Pubblici di Napoleone. Occorre ricordare che senza tanta pubblicità, nottetempo, questi erano stati tolti sia al Comune che al botteghino del Lotto ed agli appalti di sale e tabacchi ed erano stati riposti senza pensarci più. La sera furono richiesti questi stemmi, gli furono dati e così li trascinarono per tutto il paese, poi portati in piazza per fare gran festa, si attaccarono a suonare tutte le campane e fare grandi falò. Non finì quì, perché volevano dal Casini lo stemma dell'Ufficio del Demanio, che era proprio nell'abitazione del Casini. Però lo stemma non c'era mai stato, ed allora, siccome avevano notato nell'abitazione una piccola
statua in gesso di Napoleone, gridarono e chiesero quella per distruggerla. Sta il fatto che un servitore del Casini molto sbadato aveva molto tempo prima infranto la statua e quindi non era il Casini stesso in condizioni di gettarla dalla finestra. Ci fu molta confusione, finché il Proposto Quattrini, entrato in casa dal retro, suggerì di far volare dalla finestra un'altra statua simile e così fu fatto contentando tutti quanti.
28 Aprile 1825
Proprio il giorno di S. Lucchese, Lucchese Fornai, detto Chesino, presente a Roma, chiese al Papa di allora, precisamente LEONE XII, di concedere a lui ed a tutti i suoi consanguinei ed affini di 1° grado l'indulgenza plenaria in “articulo mortis”, comprese le dodici persone che erano con lui. Il Papa concesse tutto ciò, come si rileva dal certificato rilasciato in questa data, certificato attualmente in mano al Sig. Antonio Fornai in Poggibonsi e la cui fotocopia è esposta nella cosiddetta “Casa di Chesino”, che attualmente ospita la biblioteca.
29 Aprile 994
Tegrimo di Staggia, figlio di Ildebrando, dona a titolo di MORCINGAP (o dono del mattino che veniva fatta dal marito alla moglie dopo la prima notte di nozze) a Sinderada, figlia del Visconte Guido, la quarta parte di quanto possedeva nei contadi di Volterra, Firenze, Fiesole, Siena, Staggia, S. Martino, Strove, ecc. Questa ricchissima donazione matrimoniale è un elemento da cui si poteva desumere la potenza della famiglia della sposa, stante il fatto che il padre di lei avesse il titolo di Visconte. Questi si presume fossero i primi Signori di Strozzavolpe.
29 Aprile 1808
Si richiedono notizie sugli ospedali e sulle carceri esistenti a Poggibonsi. Si risponde che nella Comune non vi sono ospedali di nessun genere e che esiste nel Pretorio dì Poggibonsi una sola prigione per debito civile ed in cattivo stato.
29 Aprile 1812
Il MAIRE viene avvertito che un corpo, forte di 11.027 uomini e 1518 cavalli, transiterà da Poggibonsi dal 19 Maggio all'8 Giugno. I foraggi saranno rimborsati. La Granduchessa invia 3000 lire (scusate franchi). Non si trova chi si fosse aggiudicato l'appalto della fornitura, anche se rimborsata celermente.
29 Aprile 1931
In piazza del teatro nella notte viene ucciso per errore, da parte dei fascisti, il camerata Medardo Cioni.
30 Aprile 1631
Il Pubblico Generale Consiglio impone alle merci in entrata un dazio di scudi uno, soldi sei e denari otto, dando così un altro stretto giro di vite alla traballante economia comunale in periodo di peste. Deliberano inoltre di ricorrere all'aiuto della S.S. Vergine e di far scoprire l'effige della Madonna delle Grazie nella chiesa del Piano: approvato con 26 Presenti e 26 voti favorevoli. Ciò indica la tragicità del momento.