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1 Gennaio 1809. ETA' NAPOLEONICA
La Toscana passa definitivamente sotto il nuovo regime costituzionale. I nostri antenati si tramutarono a tutti gli effetti in cittadini francesi. MAIRE (Sindaco o Podestà) della Comune fu eletto Antonio Frilli, il quale, però, molto opportunamente, si rifiuto di rivestire la carica a causa degli eccessivi moduli che gli venivano sottoposti per la firma con le conseguenti responsabilità. Venne allora eletto MIZIO MUZZI, che, da quello che si può arguire, avrebbe anche pagato un tanto per ottenere la carica. Comincia così il lungo consolato di questo personaggio, singolare figura Poggibonsese, che nonostante i successivi cambiamenti di governi e di partiti, resterà prima Maire e poi Sindaco con i governi che si succederanno anche con fasi alterne. Insomma, uno con “la colla al culo” sulle poltrone. Si fece intestare anche una Piazza, quella del Teatro. L'anno inizia con una disposizione per le tasse della proprietà fondiaria e personale. Non mancò la tassa sulle porte e le finestre che gravava su quelle esistenti nelle abitazioni. Per la Legge Francese il numero di porte e di finestre ed anche la loro maggiore o minore ampiezza indicavano un grado di benessere. Cambia fin da ora anche il sistema decimale dei pesi e delle misure (ottima rivoluzione). Purtroppo ci vorrà molto tempo prima che i cittadini facciano uso di queste.

Anno 1800 – 1801
Indennità a tutti i salariati. Il medico percepiva L 1.050 annue. Il maestro L 420. Il becchino L 56. Gli interessi pagati dal Comune ai privati che avevano prestato denaro al Comune stesso andavano dal 4 al 6 %. La nettezza urbana veniva ritirata da parte dell'Amministrazione Comunale tre volte l'anno e solamente per la Piazza principale, cioè quella del Comune. I giorni predisposti erano il Natale, la Pasqua ed il “Corpus Domini”. Per gli altri giorni e per tutto il paese la pulizia era affidata agli stessi abitanti.

Anno 1802
“Le recenti escrescenze del fiume Staggia avevano portato via il ponte, posto sopra detto fiume nella zona di Romituzzo”. Il Magistrato decise di ricostruirlo con legno dato gratuitamente dai cittadini interessati. Dette l'incarico della ricostruzione a Jacopo Marchi a condizione che ritirasse le spese per il rimborso nel mese di Settembre. Intanto doveva presentare una perizia dell'importo. Detta perizia venne presentata il 27 Febbraio, ma, essendo troppo alta, circa 200 scudi, non se ne fece di niente.

Anno 1818
Ecco i nomi delle antiche Vie e Piazze: Piazza Principale e del Mercato (Piazza Cavour); Via Regio Romana o Borgo Maestro; Piazza Calda (da Vicolo delle Chiavi fino al cinema Garibaldi. Non vi esistevano edifici, ma solo una grande piazza); Via Piana o Scorciatoia Romana (Vicolo delle Chiavi); Strada Regia Romana esterna (Via Senese); Piazza dell'Erba (Savonarola); Via degli Abbruciatoi (Becheroni – Nagy), così chiamata a causa di un incendio causato dai Fiorentini nel 1313; Via del Giardino (Ciaspini); Piazza Ricasoli (Largo Gramsci); Strada Regia Livornese (XX Settembre); Strada Regia Fiorentina (Marconi); Via della Croce (da Piazza Frilli a Piazza Savonarola); Via dei Carbonai (bassa Borgo Marturi); Fondaco del Pozzo (l'attuale Via Roma prima del taglio della strada fino alla Piazza Nuova); Via dell'Albero; Via del Mandorlo; Via dell'Alloro (Montorsoli); Via del Ciliegio; Via dei Macellari; Via del Poggiarello (Marmocchi). Il cimitero era a ridosso delle mura, grosso modo nell'attuale Piazza Nuova.

1 Gennaio 1821
La mattina di Capodanno fu battezzata, cresimata, comunicata e sposata Caterina Dauvidis con Pellegrino Sabatini, i quali ebbero come padrini Anna e Giuseppe Marchi. Occorre raccontare che Pellegrino Sabatini nel 1809 era stato portato e arruolato in Spagna poco più che adolescente come soldato di leva. Disertò, ma fu riacciuffato ed inserito nella Grande Armata. Fuggì di nuovo e di nuovo fu reinserito nei ranghi. Nel 1814 Napoleone accordò il congedo a tutti i coscritti. Pellegrino, figlio di un calzolaio, si imbarcò e fuggì nelle Piccole Antille, nell'isola di Barbados. Qui si ingegnò a fare il ciabattino per sopravvivere. Ma si innamorò e sposò con Caterina Dauvidis. Nel Febbraio 1820 si imbarcò con la sposa per tornare ed a metà dell'anno era a Poggibonsi. Il padre e tutti i concittadini lo accolsero festosamente. Il problema era che la sposa era di religione protestante. Allora ci pensò il Proposto Quattrini, superando l'ostacolo con un corso accelerato di catechismo e di lingua italiana, in quanto Caterina parlava solo francese. Ma la ragazza era intelligentissima ed imparò entrambi in fretta. E così “vissero felici e contenti”.

1 Gennaio 1888
In quell'anno prendeva vita a Poggibonsi un nucleo organizzato di lavoratori che si richiamavano ai rigidi principi corporativi del Partito Operaio italiano. L'associazione si chiamò “Figli del Lavoro”. Essa proclamava l'unione tra tutti gli operai, il fraterno aiuto e la mutua fiducia coll'istituzione di un ufficio di informazione e collocamento per i disoccupati e con la concessione di un piccolo prestito sulla “parola d'onore”. La politica era pressoché esclusa.

6 Gennaio 1313
L'Imperatore Enrico VII trovavasi in difficoltà con il suo esercito in San Casciano, sotto la minaccia di Firenze e dell'alleata Siena. Solo Poggibonsi era rimasta fedele all'Impero, ma in quel momento si trovava occupata da truppe fiorentine, entrate in città sotto pretesto di amicizia e per far fronte all'Esercito Tedesco. Ma segrete intese erano avvenute tra Poggibonsesi e l'Imperatore, che in questa data portava l'esercito a Poggibonsi, dopo aver cacciato i Fiorentini che volevano resistere dentro le mura. Nella fuga bruciarono alcune case del luogo dette poi “degli abbruciatoi”, facendo anche una breccia nelle mura. Così l'Imperatore fece l'ingresso dalla porta di Santa Maria, detta da quel giorno “Porta delle Chiavi”, dato che in quell'occasione i Rettori della nostra comunità facevano omaggio a Enrico VII delle chiavi della città, così come era l'usanza.

6 Gennaio 1320
“Procura della villa degli uomini di Cinciano nella persona di Geri da Paganuccio di detto luogo, per comparire avanti Acciaiolo degli Acciaiuli di Firenze e Capitano della Lega di Poggibonsi ed ubbidire ai suoi comandi. Rogato da Francesco del fu Ser Ruggeri da Poggibonsi, notaio”.
Il 30 Luglio 1320 tocca agli uomini della Villa di Lecchi. Lo stesso il popolo di San Giusto a Villole e gli uomini di Santa Maria di Calcione a Calcinaia.

7 Gennaio 1809
Entra in vigore nel territorio Toscano con l'inizio dell'anno il sistema decimale dei pesi e delle misure. Si aveva però la facoltà di poter aggiungere comparativamente la denominazione dei pesi e misure locali. I Poggibonsesi erano veramente frastornati da queste repentine e numerose innovazioni. Bisogna però riconoscere che la vecchia amministrazione Granducale era rimasta molto addietro nei confronti delle Nazioni più progredite. Insomma, i Francesi qualcosa ci hanno insegnato.

7 Gennaio 1802
Giovanni Del Re, proprietario del Teatro, chiese un indennizzo, per effettuare riparazioni a seguito di danneggiamenti dei soldati accasermati. Il teatro si trovava in Via Maestra (negozio Benetton). Il suddetto Teatro esisteva fin dal 1782 e andò distrutto in un incendio il 5 Luglio 1820. Nel mese di Marzo del 1821 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo Teatro che fu inaugurato la sera del 27 Dicembre 1829 (di domenica) con l'Opera "Elisabetta Regina d'Inghilterra". Il nuovo Teatro fu costruito fra gli orti del Bacci e del Morelli, il gioco del Pallone e i Fossi e come ben sapete andò distrutto nel bombardamento del 29 Dicembre 1943, dopo 114 anni.

8 Gennaio 1235
I1 Consiglio Generale di Poggiobonizio aderisce alla pace proposta dal Papa con Firenze. Plenipotenziario fu Jacopo del Pecoraro ed il Cardinale Vescovo Prenestino, che sotto il padiglione da campo del Podestà di Firenze, nel piano di Borgo Marturi, alla presenza di Ardingo Vescovo Fiorentino, di Bonfiglio Vescovo di Siena, del Podestà Bernardino dei Pii e dei Vescovi di Volterra, Fiesole e Orvieto e degli ambasciatori di Poggiobonizzo e di Pisa. Detta pace venne sottoscritta il 30 Giugno 1235.

9 Gennaio 1800
Per alleviare la sofferenza dei poveri si accomoda la strada che da via del Poggiarello porta al Mulino. I miserabili erano molti ed il lavoro in misura ridotta. Il Priore Carlo Bruschi fu invitato dalle autorità essendo deputato a dirigere i lavori e pagare in ciascun giorno i poveri operanti, che saranno chiamati a detti lavori ed a comportarsi in modo che tutti o la maggior parte dei poveri risentano di tal benefizio; non dovevano essere impiegate sempre le stesse persone. La storia si ripete: ricordate il "Piano Fanfani" dell'immediato dopo guerra? Ci lavorava, si fa per dire, anche Aligocce.

9 Gennaio 1849
I lavori di Poggio Imperiale furono impostati sicuramente non prima della fine del Gennaio 1489, ossia dopo la nomina del provveditore, deliberata in questa data. "Provvisore per i lavori fu nominato Leonardo di Giovanni Salvadore del Caccia, Fiorentino".

10 Gennaio 1800
Luigi e Gaspare Bianchini erano due fratelli. Il primo era cameriere alla "Locanda della Corona" ed il secondo stalliere della medesima. Chiesero al Gonfaloniere di essere indennizzati, perché durante tutto il tempo che erano transitate truppe, essi avevano dovuto servire di notte quanto di giorno, senza aver percepito il minimo guadagno." Non sappiamo l'esito della domanda.

10 Gennaio 1800
Francesco Pedani chiede che gli venga assegnato un posto presso la pubblica Loggia posta sotto la Cancelleria, per poter vendere olio al minuto. Nella Loggia avevano diritto di vendita i merciai. Non viene concessa l'autorizzazione specificando che"nessuno può acquistare veruno diritto su di essa, ma deve la medesima essere destinata per la pubblica vendita di qualunque genere e per rifugio di persone in tempo di pioggia ed in occasione di fiere e mercati. II mercato dell'Olio si faccia pure, ma nella piazzuola presso la chiesa dei soppressi frati Agostiniani o presso la Porta di S.Lorenzo".

10 Gennaio 1534
Il Duca Alessandro dei Medici in questa data scrive al Comune di Poggibonsi per ringraziare tutti quanti per cosa avevano fatto per la Famiglia stessa e per concedere dei privilegi: sull'acquisto del sale, l'esenzione completa del diritto di Posta non solo sulle lettere, ma su quanto era possibile introdurre nella cassetta per la buca, ecc. Tale esenzione durò fino al 18O8, epoca della breve dominazione Napoleonica in Toscana.

14 Gennaio 1877
Il giornale "II RISVEGLIO” di Siena, pubblicò in questa data la seguente notizia:: "Nella fabbrica di pasta condotta da Giovanni Mangani a Poggibonsi, gli operai che lavoravano 12 o 13 ore al giorno, guadagnavano L.1.70. Ebbene ieri sera il Sor Giovanni chiamò diversi dei suoi lavoratori, dicendo che era costretto a diminuire la loro paga o licenziarne uno. Gli operai risposero che non volevano condannare nessuno. Sai cosa rispose il Mangani ? Se volete lavorare questa è UNA LIRA E CONQUANTA e se non vi pare, andatevene”.

14 Gennaio 1810
I Francesi esercitavano pesanti pressioni per ottenere soldati. I coscritti che non si presentavano venivano sostituiti con quelli immediatamente “seguenti nelle liste”.Questi verranno rimandati a casa se i coscritti si presenteranno. Così le famiglie dei sostituti si fecero parte diligente per fornire indicazioni sui renitenti. Tutti i mezzi erano buoni per reperire soldati. Sì poteva arrivare all'arresto dei parenti, al sequestro e vendita dei loro mobili e infine era imposto ai proprietari di licenziare le famiglia dei coscritti renitenti.

14 Gennaio 1814
“Siccome la Granduchessa di Toscana ritira una parte degli armamenti esistenti in Siena per mandarli a Livorno, tra i quali vi saranno tre cannoni dì bronzo da 20, il Muzzi (Maire) nella giornata di domani deve provvedere a riparare i cattivi passi della strada della sua Comune, per facilitare il transito delle truppe.”

14 Gennaio 1861
Silvano Marmocchi inviò al Dott. Ercole Sangiorgi, Gonfaloniere del Comune di Poggibonsi, un progetto di incanalamento del Fiume Elsa tra le città di Colle e Poggibonsi prospettando inoltre, standovi la disponibilità. dì poter avere una forza motrice elettrica, la possibilità di erigere una fabbrica d'armi. Qualcuno vedeva lontano e proponeva progetti che avrebbero sicuramente trasformato in meglio il nostro paese.

15 Gennaio 1512
Il Commissario delle Cittadella Giovenco della Stufa fece presente ai 10 di Balia di Firenze che nelle torri, non essendoci ancora il tetto, ci pioveva tanto che marciva tutto.

15 Gennaio 1950
Sconfitta senza precedenti dei giallo-rossi opposti ai cugini, non troppo amati, colligiani. La sconfitta bruciò di più perché subita nel "derby" più sentito. Sul campo del Poggibonsi, la Colligiana vince ben 6-0. Ecco la squadra del Poggibonsi: Guarducci, Vezzosi, Crocchini, Serpi, Carosi, Martelli, Renoldi, Bottari, Rossetti, Bimbi II, Novelli. La Colligiana schierava: Papini, Scarpellini, Manni, Logi, Cappellini, Del Gamba, Valentini, Parano l°, Agnorelli, Parano 2°, Del Bravo. I fischi degli sportivi giallo- rossi alla fine della partita furono più che giustificati.

16 Gennaio 1927
In una corrispondenza "rara" da Poggibonsi, su la "Nazione" si legge: "Giovedì 6 Gennaio la nostra poderosa squadra del Dopolavoro si recò a Siena incontrandosi per una partita amichevole, sul campo della "ROBUR" (S. Prospero), con le riserve di questa. Dopo viva, ma seria lotta, la partita si chiuse 2-2". Occorre ricordare che il corrispondente, che raramente faceva dei servizi, era Giuseppe Ferrari, che aveva il negozio di cordame, cuoio, ecc. in fondo Piazza del Comune. Era anche un Gerarca Fascista. Nella stessa data, sempre da Poggibonsi, si dava notizia della fine della stagione lirica al Teatro Ravvivati Costanti con l'opera "Butterfly" con Galliano Masini e Italia Scala.

18 Gennaio 1809
“II grande problema di Poggibonsi è il torrente Staggia, che poco manca non bagni le mura del paese. Gran pensiero lo da attualmente l'antico ponte di pietre, composto di tre archi che da comodo accesso al paese a coloro che vengono dalla parte di Firenze. Era successo che alcuni proprietari avevano fatto fare, per loro uso e consumo, dei lavori sull'alveo del fiume nei pressi di detto ponte, occupando praticamente metà dell'alveo stesso con palizzate ed altro. Così un arco e mezzo del ponte rimane otturato e le piene possono invadere le vie vicine, quella fiorentina e quella livornese, oppure che il fiume devii addirittura il suo corso. Allora si chiede al sottoprefetto di inviare un tecnico per rendersi conto della situazione.”

18 Gennaio 1944
Il più grosso bombardamento che subì Poggibonsi .Colpite le zone degli Orti, del Vallone, intorno a Badia, la Chiesa di S. Lorenzo. Claudio Biscarini in "Immagini e documenti" ci narra la cronistoria di questo bombardamento. Alle 10.55 circa, decollarono dall'aeroporto di Tortorella, nella Puglia, quattro squadriglie di apparecchi B 17 Fortezze Volanti, quadrimotori facenti parte del 99° Gruppo da Bombardamento pesante. Ogni squadriglia era composta da 9 aerei, quindi un complesso di 36 Apparecchi. Alla partenza uno di questi ritornò indietro per cause non precisate, mentre la rimanente formazione raggiunse l'obbiettivo alle 13.36. La formazione rientrò alla base alle ore 16.15. La suddetta formazione era accompagnata da una scorta di aerei P 47 e P 38 da caccia. Furono sganciate su Poggibonsi 420 bombe da 500 Libbre per un totale di 95,54 tonnellate di esplosivo. I morti in quella tremenda occasione furono sette.

19 Gennaio 1810
Agostino Pertici era stato riformato perché affetto da ernia. Ma i medici non erano poi tanto sicuri che fosse proprio ernia. Allora il Sindaco fu invitato a raccogliere gli indizi più esatti e verificare se l'ernia fosse antica e non fosse l'effetto di un esercizio violento che avrebbe potuto aver fatto il coscritto per darsi l'apparente infermità.

19 Gennaio 1853
L'azione degli anti-Lorenesi si faceva sempre più massiccia ed i governativi non avevano la forza per impedire manifestazioni di tutti i tipi. Una lettera del Sergente dei Gendarmi di Poggibonsi al Prefetto di Siena riporta: “Nella mattina del 17 corrente, in Poggibonsi ed in vari punti di questa terra, alle cantonate vi era scritto con il carbone: "Morte al Municipio di Poggibonsi”. Le informazioni date dal Gonfaloniere del motivo di tal dimostrazione dei cittadini riguardavano l' esser stati aggravati delle tasse, le quali non sembravano ripartite con equità. Ma le ragioni erano ben diverse.

20 Gennaio 1809
Viene emanato un lungo decreto riguardante il funzionamento dei Consigli Municipali. Si parlava di recepire in qualsiasi modo, danari per l'amministrazione e fra questi, dazi comunali e tasse dirette ed indirette. Ma un'entrata particolare ci ha interessato e ve la raccontiamo: "La spazzatura delle piazze e delle strade deve formare ugualmente un oggetto di entrata per le Comuni. (Questa disposizione sembra strana, ma non lo è in verità). Lo sterco degli animali era l'unico concime ed era prezioso. Il Comune doveva vendere quello che raccoglieva per le strade.

20 Gennaio 1814
Patetico è l'appello del SANTACROCE al Maire di Poggibonsi. Dura a morire è la speranza per i Francesi. "Signor Maire, Sua Maestà invita tutti i militari che hanno servito nella Guardia Imperiale a riprendere il servizio, fino al momento che il nemico non sarà scacciato dal territorio Francese. (Non dimentichiamo che eravamo definitivamente passati come territorio metropolitano francese a tutti gli effetti, senonché gli italiani non si sentivano affatto francesi autentici). Invita a compilare uno stato nominativo di quei militari esistenti nella sua Comune, che sono in grado di riprendere momentaneamente il servizio”.

21 Gennaio 1607
A proposito dell'Ospedale cosiddetto di S. Maria, nei pressi della porta omonima, poi chiamata delle Chiavi, e che attualmente si trova in Via Trieste al numero civico 3 e dove anni addietro ci fu la residenza del Comando dei Carabinieri, si rileva da un documento in tale data, una lettera dei commissari Fiorentini al Cancelliere di Poggibonsi, con la quale si domandava di preparare gli alloggi per i personaggi che sarebbero transitati da Poggibonsi in occasione delle nozze del Principe Cosimo, figlio del Granduca Ferdinando I, con l'Arciduchessa Maria Maddalena d'Austria.

21 Gennaio 1808
La prima adunanza del Magistrato per l'anno 1808 serve per prendere atto che d'ora innanzi il nuovo sovrano e NAPOLEONE 1°.

21 Gennaio 1921
Nel Congresso Socialista di Livorno si sanzionò la scissione del partito Socialista e la creazione del partito Comunista. Il 15 Febbraio 1921 muore a Poggibonsi Dario Frilli, che era nato a Poggibonsi il 18 Marzo 1903. Muore a seguito dello scoppio di un ordigno che stava preparando nella propria abitazione. (Così il referto ufficiale, ma in effetti l'esplosione avvenne nell'officina in Via Senese). L'atto di morte stipulato a Poggibonsi il giorno dopo, venne esteso da Gustavo Marri, Ufficiale di Stato Civile; al N°15 degli atti di morte, in presenza di testimoni. Questi furono Rinaldi Rutilio, Montereggi Dante, Anichini Ugo e Pogni Ulisse, i quali dichiararono che “a ore 18 e minuti trenta di ieri, nella casa posta in Via Vittorio Emanuele al numero 22 era morto Dario Frilli di anni 18, stagnino di Francesco e di Marini Battistina Ida, celibe. Non riposte le cause della morte”. Trattasi comunque dalla morte di un terrorista politico, al quale è stata "intestata una piazza a Poggibonsi. Vorrei sapere se la popolazione sa esattamente chi era e cosa faceva questo Dario Frilli per meritarsi l'intestazione di una Piazza.

25 Gennaio 1880
Difficoltà erano sorte nelle assemblee della già costituita Confraternita di Misericordia, per ambizioni personali contrapposti. La Confraternita era temporaneamente ospitata nella cappella detta di S. Gregorio, spettante alla Propositura ed allora, per le divergenze suaccennate, in questa data fu proposto di costruire "una cappella con pubbliche oblazioni ed un locale annesso ad uso di ospedale, per sopperire ai bisogni che formano oggetto di questa Pia Istituzione". La proposta fu approvata alla unanimità dell'assemblea e così nasceva il primo germe che dette luogo alla costruzione dell'Ospedale. (Attenzione: quello di Piazza Burresi).

25 Gennaio 1893
Si costituisce il Corpo dei Pompieri: il primo Comandante è il Dott. Giuseppe Maltinti. Il 27 Luglio del 1894 viene approvato il regolamento per la circolazione dei velocipedi.

25 Gennaio 1896
“BONIZIO” ci fa sapere “La notizia della liberazione di Palliano fu appresa con immensa soddisfazione, perché ha sollevato l'anima dall'ansia che opprimeva tutti sulla sorte del presidio di Macallé. Pure il paese non si è abbandonato a feste, ma a dimostrazioni patriottiche, giacché si affaccia ad ogni mente il dubbio se questo fatto giovi al prestigio delle armi Italiane ed al decoro della nostra Nazione. Gli avvenimenti, si spera, risolveranno il dubbio".

27 Gennaio 1801
Il Gonfaloniere Sperandio Prunori scrive al Cancelliere del Vicariato di Colle “alle ore tre, dopo mezzanotte, perché non c'è tempo da perdere. Cosa stava accadendo: all'alba arriverà un distaccamento di duemila soldati e duecento cavalli. Bisogna rifornirli. Chiede l'invio di mille libbre di pane, venti barili di vino, dodici staia di biade e quattrocento libbre di crusca. Inoltre chiede una barrocciata di pentole grandi e piccole, perché i francesi hanno portato via tutti i paioli. Avverte inoltre i colligiani che molto probabilmente un drappello di Ussari andranno a Colle a prendere ciò che occorre per loro, come hanno già fatto di recente a Poggibonsi.

29 Gennaio 1813
E' arrivata alla Comune l'ordine di reperire tre cavalieri volontari (per modo di dire) "montati ed equipaggiati a spese della Comune, per costituire un corpo di spedizione. Ne viene trovato uno solo, un certo Giuseppe Baldi. Si delibera pertanto una spesa di 1200 franchi "che tanti credersi approssimativamente essere necessari per armare detto cavaliere, fornirlo di cavallo e pagarne il prezzo di arruolamento" (un premio per il volontariato)". E così Giuseppe Baldi divenne Ussaro dell'esercito Francese.

30 Gennaio 1908
Si discute sulla richiesta di Evangelista Consortini ed altri possidenti di “ridurre a selciato la piazzetta di S. Lorenzo”. Il Ma castrato risponde secco che se gli abitanti vogliono il lastrico se lo facciano a proprie spese.

31 Gennaio 1513
Giovanco Della Stufa, Commissario della cittadella, informa i Dieci di Balia che, dopo i lavori fatti, mancano le docce sulle torri e le coperture di due di esse, in quanto Antonio da Sangallo ha tagliato i tetti così radente che piove dappertutto e l'acqua, non avendo scoli sufficienti, infradicia le travi ed i merli. Ci si lamenta perché essendo Antonio architetto di detto luogo ed avendo fatto i disegni, le cose non vanno per il verso giusto, avendo lui sbagliato i calcoli.

31 Gennaio 1897
Da “BONIZIO” sull'Ettore Fieramosca: “Sono giunte in paese le suore di carità che il 1 Febbraio intraprendono il regolare servizio al nostro Ospedale. Non discuteremo politicamente e moralmente il passo fatto, ma ci preme far rilevare di quanto aggravio riesca all'Istituto l'avvenuta innovazione". A cento anni di distanza possiamo dare un giudizio positivo, contrariamente a quanto diceva il nostro Bonizio, acceso anti – clericale. Le suore hanno indubbiamente svolto con somma dedizione il loro compito e dobbiamo essergli grati.

31 Gennaio 1928
“La partita di ritorno per il campionato di 3° divisione tra Colligiana e Poggibonsi, che si doveva disputare a Colle il 29 Gennaio, non si è disputata per il divieto delle Autorità di P. S., in quanto all'arrivo a Colle della squadra e dei tifosi del Poggibonsi, in treno, all'uscita della stazione, si è accesa fra le opposte fazioni una rissa paurosa durata a lungo e che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che a stento e dopo molto tempo sono riusciti a sedare”. La stessa "NAZIONE" del 2 Febbraio in una corrispondenza da Colle, pubblicata sul TELEGRAFO, che evidentemente non soddisfa i Colligiani, ci fanno sapere che il Podestà ha spedito un telegramma al giornale, con il seguente tenore: “Protesto vivamente per contenuto infedele, partigiano e travisamento fatti, corrispondenza da Poggibonsi, titolo in margine ad una partita, pubblicata oggi da code sto giornale e deploro inqualificabili apprezzamenti offensivi questa cittadinanza, cui mitezza d'animo venne mai smentita, ne anche di fronte provocazioni. Firmato Podestà MONI.".Come si può vedere, anche in quei tempi non erano tutte rose e fiori intorno ai campi di calcio. Circa l'esito uffciale della partita si hanno queste risultanze: “II Direttorio Regionale Toscana della F.I.G.C., in data 14/2/28, dichiara che in base ai risultati dell'inchiesta esperita, si assegna partita vinta al Poggibonsi per 2-O”.