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1 Marzo 1855
Nei primi mesi del l855 fino all'Ottobre dello stesso anno, vi fu una violente esplosione di colera, stante il fatto della mancanza in molte abitazioni di impianti igienici (niente latrine, condotte, bottini e scoli per gli acquai). Il superaffollamento della zona all'interno del paese, specie nella Parrocchia di S. Maria, provocò notevole mortalità. Nel mese di Luglio furono evacuate diverse abitazioni malsane e si istituì un lazzeretto a Romituzzo, lontano dalle abitazioni, che restò aperto dal 25 Agosto al 6 Ottobre 1855. Da 3709 abitanti del 1854 si passò a 3290 nel 1856. I morti, come vedete, furono numerosi (l'epidemia si era sparsa da La Spezia in giù. Qualcuno, dicendo che a La Spezia c'era il colera, andò a casa e gettò tutte le spezie che aveva, compreso il pepe).

2 Marzo 1540
L'immagine di una Madonna riaffiorò dalle acque dell'Elsa dopo 320 anni, sempre in buone condizioni. Era stata portata via dalla piena eccezionale del 1220, che aveva sconvolto tutta la Valdelsa. L'immagine era posata su una fiancata del ponte lungo la via che conduceva a S. Gimignano, nella zona del Masso. Fu posta in una edicola nei pressi del ritrovamento.

3 Marzo 1801
Non c'è pace a Poggibonsi. Il 3 Marzo ci sono a Poggibonsi Duemila soldati. Hanno bisogno di barrocci e di quaranta cavalli. Anche il MURAT, Generale in capo delle truppe francesi, per quanto uso alla dura legge di guerra, sente compassione per questa cittadina spremuta e dissanguata. Ordina, quindi, che, per la miseria in cui si ritrova Poggibonsi, venga evacuata dalle truppe.

4 Marzo 1089
Umberto, Abate di Poggio Marturi, anche a nome di tutti i suoi monaci, destinò una casa nei pressi di Borgo Marturi per uso di ospedale, dotandola di vari possessi intorno. Questo Ospedale, forse il primo nella storia di Poggibonsi, deve essere stato di una certa importanza, stante il fatto che, in data 8 Novembre 1210, l'Imperatore OTTONE IV prese sotto la sua protezione questo Ospedale detto di S. Michele. Lo stesso fu poi distrutto dai Fiorentini nel 1270 quando distrussero Poggiobonizzo.

6 Marzo 1313
L'imperatore ENRICO VII, dopo aver rafforzato con nuove opere militari la fortezza di Poggio Imperiale, partì con tutto l'esercito per Pisa.

6 Marzo 1896
Corrispondenza di “BONIZIO”: “ E' a mia cognizione e di molti altri, il seguente fatto abbastanza strano. La sera del 25 Dicembre il Generale Baldissera scese in perfetto incognito alla stazione di Poggibonsi e si recò sulla via di Siena. A mezza strada tra Poggibonsi e Staggia, s' incontrò con il Ministro della Guerra, Stanislao Mocenni, ed ebbe un lungo colloquio. Fin dal Dicembre si trattava segretamente con Baldissera, per la sua missione in Africa ed è inesplicabile che si sia indugiato fino ai tanti di Febbraio per metterla in atto. “Infatti dopo la sfortunata campagna di Adua, Baldissera prese il posto di Baratieri e concluse una pace decorosa. Il popolino cantava: “O Baratieri, se seguita così cresce i pensieri”.

6 Marzo 1964
La signora Mirella Guercini, di anni 35, ha dato alla luce quattro bimbe. La donna, che è sposata da 12 anni, ha già avuto sette figli, due maschi e cinque femmine. Con il parto quadrigemino è arrivata a quota 11 con un sol colpo.

7 Marzo 1632
Il predicatore quaresimale era pagato dal Comune con scudi 42. In questa data il suo onorario fu raddoppiato.

7 Marzo 1898
Da BONIZIO sulla “Nazione”: “Le opere di Verdi tenevano il cartellone per più sere al Teatro Ravvivati Costanti, ma anche le opere di Mascagni, Donizzetti e Gounod. Proprio alla recita del “FAUST” si ebbe un fatto clamoroso. La platea rigurgitava di folla ed i palchi erano stracolmi. Ma il tenero non andava. Ed i Poggibonsesi se ne intendevano. Al terzo atto, alla famosa romanza “Salve dimora” fischiarono sonoramente. Il tenere era Ettore Conti. Senonché il baritono, che era Arturo Cerratelli, con atto veramente imprudente, si fece sulla scena, abbracciò e baciò il fischiato, dicendo ad alta voce: -Non ti preoccupare, hai cantato benissimo, te lo dice il baritono Cerratelli-.” Questo modo di dire è rimasto fino ai giorni nostri, a significare un'approvazione incondizionata ed indiscussa verso qualsiasi manifestazione. Naturalmente lo spettacolo fu sospeso e successivamente il tenore sostituito. Ma il detto del Cerratelli è rimasto.

9 Marzo 1076
Il primo documento storico che fa menzione della Pieve di S. Maria Assunta è un atto del 9 Marzo 1076 e ricorda la contesa fra i discendenti di Quinizzo ed i Monaci di Badia per il possesso delle terre e della chiesa di Papaiano. Nordillo, Ministro di Beatrice contessa di Toscana e madre della Contessa Matilde, esamina detta causa presso la Pieve di S. Maria e sentenzia in favore dei monaci Benedettini. Due documenti, uno del 27 Agosto 1078 e l'altro del Novembre 1103 Ricordano la Pieve suddetta, dove la Contessa Matilde teneva adunanza ai suoi Vassalli e faceva e confermava diverse donazioni.

9 Marzo 1172
Baroncino, Sobitella, Aldobrandino e Gìoletta vendono a Martini un casolare posto in Poggio Bonizio.

10 Marzo 1937
Comunicato F.I.G.C. di Siena N°7. Gara Poggibonsi - Colle Val d'Elsa. Poiché dal referto arbitrale risulta che la gara emarginata fu sospesa al 39° della ripresa sul punteggio di 4-3 per la Colligiana, per incidenti ed invasione di campo, si assegna partita vinta al Colle per 2- 0 e si prendono i seguenti provvedimenti: 1°) Squalifica fino al 31/7/37 al giocatore Mario Pratelli; 2°) Squalifica per una giornata al campo del Poggibonsi; 3°) Squalifica per una giornata di campionato al giocatore Marini Giuseppe(l'occhia). Ammonizione a Dino Marchetti, Goffredo Favati, Settimo Falorni. Il comunicato N°21 ci dice che per la gara Staggia – Poggibonsi, essendo stata sospesa per invasione di campo da parte dei sostenitori di ambedue le squadre(con conseguenti legnate da parte di ambedue le tifoserie), viene deciso di dare partita persa ad ambedue le squadre. Dove andavano i Poggibonsesi facevano gazzarra e legnate.

14 Marzo 1896
BON1ZIO nell' “Ettore Fieramosca” di Firenze: “La disfatta di Abba Garima fu appresa in paese con un grido generale di indignazione e di protesta. All'ira del primo momento succedette la pietà per le innumerevoli vittime”. Ad accrescere la nostra costernazione giunse la notizia di una pace, la quale non avrebbe potuto essere più umiliante, e ci sentivamo offesi profondamente nei nostri sentimenti di patrioti, nella nostra dignità di Italiani. Il Circolo Vittorio Emanuele II votava un ordine del giorno così concepito: “Fidando nella lealtà del Sovrano e nel valore dell'Esercito, fa ardenti voti perché nella terra africana, bagnata dal sangue generoso di tanti nostri eroi, non sia ripiegata con ignominia la gloriosa bandiera italiana”.

15 Marzo 1860
Per l'annessione al Regno d'Italia si votò il 15 Marzo 1860 a suffragio universale. I votanti furano 386.445: per la Monarchia Costituzionale 366.571, per il Regno Separato 14.925. Questo in Toscana, a Poggibonsi gli elettori furono 2391 ed i voltanti 1758. Votarono per il Regno 1725, mentre per il Regno separato votarono 21 elettori e 12 voti furono nulli.

16 Marzo 1284
Firenze non mancava di disturbare in qualche modo la vita dei Poggibonsesi, sempre rimasti Ghibellini, finché in questa data l'Imperatore Rodolfo d'Asburgo fece pervenire al Podestà di Firenze Bertolino De Maio, al Capitano ed ai priori della città una lettera a firma del Vicario DIETHALMO DI GUCTINGEN perché cessassero di molestare i Poggibonsesi, sempre fedeli all'Impero.

19 Marzo 1630
In Consiglio Comunale riunito sotto la Presidenza del Podestà Bartolomeo Bombini, con il Gonfaloniere Gasparre Rumignani, venne approvata la nomina di un maestro per due anni con una paga di 18 scudi. Altri 10 scudi furono stanziati per riparare la fonte di Piazza A. Domiziano Ciucci, furono concesse in affitto “per tre anni” le terre dei fossi. Per la seguente festa di S. Lucchese furono nominati “festaioli” Domenico Ciucci, Lodovico Cianghelli, Francesco Dei e Giovanni della Rocca. Quattro anziché due, come di consueto, per dare maggior decoro alla festa. Nessuno volle parlare della peste.

19 Marzo 1962
Viene inaugurata la Chiesa di S. Giuseppe che era stata consacrata due giorni prima. Nel 1958, il 1° Agosto era stato acquistato il terreno e posta la prima pietra.

20 Marzo 1893
In una corrispondente da Poggibonsi, riportata dal giornale “La Nazione”, si legge: “Stamani, all'arrivo del primo treno da Firenze, tre Inglesi sono stati talmente messi all'incanto, che dalla prima chiesta di Lire Quindici è andata a finire che uno li ha portati a S. Gimignano per due lire. A mezzogiorno, essendo capitate due signore, i vetturini si sono messi d'accordo ed uno li ha portati per dodici lire. Il Municipio, con regolamento del 9 Luglio 1898, cercò di portare un po' d'ordine, stabilendo anche le tariffe per il trasporto delle persone e delle cose”.

21 Marzo 1944
Quel giorno Poggibonsi subì ben tre bombardamenti, precisamente alle 10.30, alle 13 ed alle 17.

22 Marzo 1177
Federico Barbarossa, in una lite fra le famiglie dei Conti Guido Guerra ed i Marchesi di Monferrato, fa da paciere ed in questa data investe Corrado di Monferrato come Signore di Poggiobonizzo. Successivamente questo vendette i diritti a Firenze e Siena nel 1178, che li comprarono per 4000 libbre di moneta Pisana.

23 Marzo 1234
La città di Firenze si affida a Frate Guglielmo dei Frati Minori per decidere sulla lite sorta fra Siena e Poggio Bonizio da una parte e Firenze con Orvieto dall'altra.

23 Marzo 1802
Chiedono alla clemenza di S.M. il Re l'istituzione di un mercato per il bestiame, il giorno di martedì, nei Fossi, dov'è il gioco del Pallone, uno parimente per l'olio sotto la loggia Comunicativa ed uno per i bozzoli, il giorno di giovedì, sotto detta Loggia. Successivamente, cioè il 22 Maggio 1802, il mercato delle bestie sarebbe stato portato alla porta delle Chiavi, a seguito di proteste del proprietario, che già aveva affittato il terreno per il gioco del pallone fino dal 1770. Anche il mercato dei bozzoli non si fece, in quanto il Comune di Colle lo aveva già da tempo. I Poggibonsesi recedono dalla loro decisione per non disturbare gli affari della vicina Colle.

25 Marzo 1345 o 1346
Parte dalla Toscana e Niccolai da Poggibonsi, figlio di Messer Corbizzo, per più di quattro anni starà lontano dal paese natio. Sei mesi di ferma come Cappellano nell'isola di Cipro, quattro mesi fa servizio presso il Santo Seplocro; poi visita la Palestina, indi la Siria, spingendosi verso la Caldea. Si imbarcò da Beirut per l'Egitto ed attraverso Alessandria ed il Cairo si portò nel Sinai, ritornando a Gaza ed infine a Cipro, Venezia, Ferrara. Nel Marzo del 1350 fu di nuovo in Toscana. Tra l'altro, ci fa sapere nel suo “Libro d'oltremare” che: “Sappiate che tutte le contrade di Betlemme sono colli e valli e tutti inurbati come la corte di Poggiobonizzo”. E' vero, fu tra i primi viaggiatori italiani del medio evo.

25 Marzo 1815
Ore 16 Papa Pio VII passò per Poggibonsi, provenendo da Roma. Si trattenne nella stazione di Posta per cavalli, per circa un'ora, ascoltando il clero di Colle e Poggibonsi e le numerose suppliche. Infine, con la consueta benedizione partì alla volta di Firenze, ospite di Ferdinando III di Lorena.

26 Marzo 1806
La Regina reggente Maria Luisa, impone una tassa straordinaria (sempre straordinarie erano le tasse, proprio come oggi) sopra le botteghe di caffè, acquacedrai, pasticcerie, locande, osterie, bettole, trattorie e sulle persone o famiglie che tengono servitori domestici di qualunque specie, “tanto in livrea che senza”. Di Osterie ve ne sono 24. I nomi: Della Corona in fondo Via Maestra, delle Chiavi, del Gallo, del Leone, del Chianti, della Cascia, della Badiola, di Calcinala, ecc. Le botteghe di caffè erano due. Tre sole famiglie avevano servitori e precisamente quella di Giuseppe Marzi, Pietro Casini e Clemente Casini (proprio il nostro cronista). Il fatto di esserci molte trattorie e bettole dipendeva dal fatto che il paese era sempre stato al centro di un nodo stradale tra le direzioni di Firenze, Siena, Livorno, Volterra, S.Gimignano ed il Chianti.

26 Marzo 1927
Inizia la serie della famosa corsa Automobilistica su strada: la “Mille Miglia”. Da Poggibonsi è transitata 18 volte delle 24 edizioni, talvolta provenienti da Firenze (nel primi anni), altre, invece, in senso inverso, provenienti da Roma. Nella prima edizione del 1927 a Poggibonsi era stato istituito il controllo a firma e ci sono documenti comprovanti quanto affermo, presso l'Archivio delle Mille Miglia a Brescia. Però il controllò fu fatto solo per quell'anno, spostato dopo a Firenze ed a Siena, e non più a firma, ma a timbro, in quanto i piloti avevano protestato per il fatto di dover scendere dalla vettura per effettuare la firma al tavolo predisposto.

26 Marzo 1944
Il Partito Nazionale Fascista indice le elezioni plebiscitarie che danno questi risultati. Iscritti 3631. Votanti 3435. Favorevoli 3412. Contrari 23. Nulle nessuna.

26 Marzo 1944
Alcuni partigiani catturavano due Militi della Milizia Forestale ed un Ufficiale Tedesco addetto alle requisizioni, di nome Rugen, nella zona di Strove. Uno dei due militi venne" inviato a Siena per proporre uno scambio di prigionieri, cosa da fare al Bivio di Abbadia a Isola. A seguito dì ciò si organizzò da parte dei fascisti un rastrellamento della zona. Il 28 Marzo ebbe inizio l'azione. Giunti a casa Giubbileo la circondarono ed aprirono il fuoco con armi automatiche. Catturati tutti i presenti e portati in località Porcareccia, furono passati per le armi.

28 Marzo 1822
Nasce a Poggibonsi PIETRO BURRESI, clinico insigne. Il 23 Dicembre 1846 ebbe la condotta di Poggibonsi. Morì nella sua villa del Galloria il 14 Ottobre 1883.

28 Marzo 1896
BONIZIO dall'ETTORE FISARMONICA. Molte famiglie che hanno figli in Africa, dopo un mese dall'ultimo disastro, non hanno veruna notizia dei loro cari. Vi lascio considerare lo strazio. Ecco i nomi di questi soldati, vittime forse del loro doverere: Bencini Rutillio, Luigi Chiti, Alessandro Degli Innocenti, Forconi, Lazzeri , Marchetti, Marcori, Carlo Stricchi, Amedeo Tinti e Verdiani.

28 Marzo 1944
Sulle pendici del Montemaggio, ove insieme ad altri si erano recati a combattere il nazifascismo, quattro partigiani Poggibonsesi furono catturati e passati per le armi. Dopo questi fatti, circa un mese prima della liberazione, furono fucilati dai partigiani una decina di esponenti repubblichini di Poggibonsi, nelle vicinanze di S.Gimignano.

29 Marzo 1481
In questa data il luogotenente del Re Ferdinando di Napoli, messer Gennaro Roncisvalle, in Poggibonsi, con atto rogato dal notaio Alessandro Braccesi, consegnava ai rappresentanti della Repubblica Fiorentina (Luigi Guicciardini e Francesco Dini) le terre di Poggibonsi, Certaldo ed altri importanti luoghi della Valdelsa con le relative fortezze.

29 Marzo 1885
Fu inaugurata alla presenza del Ministro Grimaldi il tronco ferroviario Poggibonsi-Colle. Dicono le cronache che per diversi giorni i colligiani presero d'assalto a centinaia la biglietteria della stazione, per compiere una corsa sino a Poggibonsi (LA MARTINELLA DEL 5 APRILE 1885).

29 Marzo 1896
La sera del 29 Marzo 1896 si accese in paese l'illuminazione elettrica pubblica. Si erano preparati festeggiamenti ed invitate autorità di governo e parlamentari. Ma le tristi notizie provenienti dal fronte africano ed in particolare la sfortunata “battaglia di Adua”, indusse il Sindaco Pier Francesco Marzi a modificare il programma delle manifestazioni. Tutto fu fatto con semplicità, ma suscitò enorme clamore. Si da atto al Sindaco Pietro Marzi per l'enorme novità. Si vide splendere di luce bianca la barberia Capperucci, quella del Polverosi ed il caffè Garibaldi. Un signorile impianto ha fatto nella sua abitazione il Dott. Marzi Sindaco. Orgoglio paesano per essere il primo paese della valdelsa con la luce.

30 Marzo 1803
E' di quest'anno la costituzione di un fondo nel venerabile Ospedale di S.Fina a S.Gimignano (a Poggibonsi non c'era Ospedale) coi frutti del quale si dovevano annualmente conferire tre doti di venti scudi a favore di tre fanciulle del circondario, offerte da Antonio Frilli. Il Pubblico Generale Consiglio plaudette all'iniziativa e, su proposta di Muzio Muzzi, deliberò che a perpetua memoria fosse incisa in marmo un'epigrafe da apporre ad una delle pareti della sala delle adunanze. La proposta fu accolta e la targa si trova nella sala delle riunioni nel Palazzo Comunale. Certo non avevano di meglio da celebrare; contenti loro!!!!!.

30 Marzo 1809
Il Proposto si adegua ai nuovi tempi. Invia una lettera al MAIRE, in cui si dice che su raccomandazione del Vescovo di Colle (anch'egli non si è adeguato a quanto pare, ma così hanno fatto sempre gli ecclesiastici) nella sera del seguente solenne giorno di Pasqua, dopo le ore 23, si sarebbe tenuto nella Chiesa Collegiata un solenne “Te Deum” per il felice avvenimento nel quale Sua Altezza Imperiale la Principessa Elisa (sorella di Napoleone) sarebbe stat eletta alla dignità di Granduchessa di Toscana. Invita il MAIRE, i suoi aggiunti e le Autorità costituite a partecipare perché “decorino questa straordinaria solenne funzione”. Nonostante che Napoleone li abbia privati di tutti i beni.

31 Marzo 1945
Ci furono le elezioni amministrative. Con 9627 iscritti e 8878 votanti (92.2%): il blocco del popolo, cioè P.C.I - P.S.I e Partito d'Azione, ottenne 6859 voti, pari al 79,2% e 24 Seggi. La D.C. ebbe 1800 voti, pari al 20% e 6 Seggi. Il 18 Aprile 1946 con 27 voti su 29 venne rieletto Sindaco Treves Frilli,callora già Sindaco, però nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale.