1° Novembre 1068
Una Bolla Pontificia del Papa Alessandro II assicurava al monastero della Badia i possessi a suo tempo donati dall'Abate Bonomio e che erano stati tolti dal Conte Bonifazio poco dopo il 1000. Ma molti beni furono evidentemente non restituiti, poiché nel 1075 anche la Marchesa Beatrice ordina la restituzione ed altro ordine di questo genere è del 1099 dalla Contessa Matilde. Evidentemente grossi interessi impedivano ai monaci di rientrare in possesso di tutti i beni. Le donazioni spesso erano frutti di sotterfugi per interessi verso altri potenti che volevano gli stessi beni. Ed allora venivano fatte donazioni fasulle.
3 Novembre 1798
Una lettera inviata dalla Camera della Comunità di Firenze comunica che viene accordata una gratificazione di Lire 66, soldi tredici e denari quattro ad Agostino Cinti Caporale di Poggibonsi per aver cooperato all'arresto ed alla punizione di diversi delinquenti rei di furti.
4 Novembre 1270
Nel Giugno del 1270 i fiorentini posero l'assedio a Poggiobonizio insieme a fitte schiere di Angiolini. Dopo vari stratagemmi, atti a fare desistere dall'assedio, una donna, che aveva il figlio prigioniero, si recò nel campo avversario e narrò il segreto degli stratagemmi effettuati. Ricominciò 1'assedio che fu portato a termine il 4 Novembre, dopo che i Poggibonizzesi avevano abbandonato la città nottetempo. Vennero chieste istruzioni a Firenze sul de farsi. La sentenza fu fatale, Poggiobonizzo doveva essere di strutto completamente.
4 Novembre 1918
Come tutti sanno questo giorno ebbe termine la prima guerra mondiale. Ma quanto costò a Poggibonsi questa guerra? Simone Mazuoli, Presidente dell'Associazione Assistenza Civica (Pubblica Assistenza) scrisse una relazione in cui si riportano i dati che segue: Morti in guerra 114; dispersi 43. Si ebbero 48 vedove ed 87 orfani. Fredda statistica, ma in ognuna di queste cifre c'è una tragedia familiare, un dolore immenso.
4 Novembre 1918
“L'anno 1918 addì 4 di Novembre all'Ospedale da Campo N°0102 mancava ai vivi alle 15 e minuti trenta in età di anni 27, il Tenente Suali Gino Pellegro, appartenente alla 72° squadriglia da caccia, nativo di Poggibonsi in Provincia di Siena, figlio di fu Vittorio e di Teresa Martini, morto in seguito a contusioni multiple, al capo, al torace e all'addome, con grave commozione viscerale e fratture al braccio ed al ginocchio destro. Sepolto a Schio, come risulta dall'attestazione delle persone a pie del presente sottoscritto”. Seguono le firme degli Ufficiali di Guardia e Medici. Pellegri Suali fu il primo pilota di Aerei di Poggibonsi.
7 Novembre 1632
Il Comune da disposizioni affinché si provveda a far copiare in un volume nuovo gli Statuti Comunali e che siano scritti in “Carta pecora”.
7 Novembre 1809
Il Prefetto chiede la verifica e la numerazione dei cavalli e dei bestiami che esistono nel Comune. Vi erano 95 cavalli, 281 asini, 723 buoi, 3972 fra pecore e capre. Si dice che le quantità di bestiame necessaria all'agricoltura e per il nutrimento della popolazione dovrebbe essere aumentata e perfezionata.
8 Novembre 1210
L'Imperatore OTTONE IV prende sotto la sua protezione l'Ospedale di S. Michele in Borgo Marturi e conferma tutte le donazioni che i monaci avevano fatto nei diversi tempi. E' sicuramente il primo Ospedale costruito nella zona e deve essere stato di una certa importanza. Occorre rilevare, come cita il Mantelli a pag.36, che stante il fatto che sia la Magione che l'Ospedale fossero di proprietà della Badia, può darsi che i monaci avessero affidato ai cavalieri del Tempio la difesa dell'uno e dell'altro. La Bolla del 1228 di Papa Gregario IX conferma i possessi, compreso l'ospedale e la Chiesa vicina al ponte di Bonizio.
9 Novembre 1943
Per la prima volta aerei alleati lanciano bengala su Poggibonsi nelle prime ore della notte, senza altre azioni. L'aereo, dopo aver girovagato verso Certaldo ed essere ritornato più tardi, sganciò una tomba fra Montelonti e Montelontino.
9 Novembre 1943
La sera, dopo aver lanciato numerosi bengala, tra le ore 20,13 e le ore 20,33 due apparecchi MOSQUITOS della R.A.F., lanciarono nella zona di Montelonti bengala e bombe di segnalazione bersaglio. Probabilmente si trattava di velivoli provenienti dal altra incursione che si vollero liberare del carico e quindi sganciò dei bengala per non colpire a casaccio il paese. 5 furono le bombe sganciate.
11 Novembre 1915
La prima seduta Consigliare dopo l'entrata in guerra si tenne l'11 Novembre1915. “Commossa orazione del Sindaco che annuncia la partecipazione di più di 1000 Poggibonsesi al fronte e che in poco più di cinque mesi dodici cittadini hanno trovato la morte sul campo di battaglia. Invita tutti alla concordia ed alla vigilanza sui problemi annonari. Il Consigliere Serafino Bartolucci a nome della minoranza si associa e manda un saluto ed un augurio di vittoria a tutti i nostri combattenti”.
15 Novembre 1797
E' prossima la nomina dei proventari dei macelli. Ma da Firenze si scrive che sono pervenuti alla Camera forti reclami contro i due "proventari" Antonio Consortini e Giovanni Maria Bonelli, addebitandogli di servire male il pubblico e di ingannare i clienti, facendosi pagare per castrato la pecora o il montone e per maiale la troia. Comunque i due macellari ribattono ed esibiscono dichiarazioni dei medici cittadini, attestanti che le carni erano sane e qualcuno si dichiara anche contento della qualità. Il Podestà chiude la vertenza, perché dichiara che i macellari hanno mutato contegno ed è calmato il clamore popolare. Evidentemente i macellari avevano avuto paura, non solo di perdere il lavoro, ma oltre alla faccia anche qualcos'altro.
15 Novembre 1879
Si approva la costruzione di un edificio scolastico proprio dove ora è sistemata la Scuola media al Viale Garibaldi. Il progetto della scuola faceva scendere la spesa a L.26.170,89. Il 21 Dicembre 1887 è approvato il regolamento delle Scuole elementari. Le scuole urbane erano composte da quattro classi maschili ed una a Gavignano. Il 28 Dicembre 1889 si chiede la sopraelevazione del palazzo scolastico perché circa 300 alunni non vengono iscritti per mancanza di locali.
16 Novembre 1919
I socialisti alle elezioni prendono la maggioranza. Però le elezioni non dettero esito positivo e si dovette ricorrere al Commissariamento e nuove elezioni ed il 20 Ottobre 1920 si riunì la nuova amministrazione con 25 Consiglieri Socialisti su 30. Venne eletto Sindaco Amedeo Coltellini che, restò in carica fino al 19 Aprile 1921.
17 Novembre 1388
Tale Niccolò Tinghi, per eseguire le disposizioni del defunto padre Giovanni di Poggibonsi, con la rogatoria dei Pubblico Notare Domenico di Silvestro.fiorentino, lasciava quasi tutti i suoi beni per l'erezione dell'Ospedale di S.Giovannino. Questa importante istituzione sorgeva con la facciata principale sulla Via Maestra, accanto alla porta di S.Giacomo, che verrà poi chiamata di S.Giovanni e dai poggibonsesi “la porta di sotto”. Era dotato di molti letti, al centro vi era una piccola chiesa ed aveva uno spazio verde con orto, che confinava con le mura castellane, cioè con l'attuale Borgo Marturi, ed era dotato anche di beni nella zona di Gavignano. Nell'atto in quella data, dava disposizioni che fosse amministrato dai Consoli dell'Arte degli Speziali di Firenze. Testimoni dell'atto furono inoltre Vincenzo Albizi, Agostino di Lorenzo e Francesco Pieri, tutti nomi di nobili famiglie. Occorre ricordare che i Tinghi, nobili Poggibonsesi, ebbero come capostipite nel secolo XII un
certo Tingo dei Segni, che dette i natali alla Beata Buonadonna (sposa di Lucchese). Per l'incuria dei Poggibonsesi e per l'incapacità nella gestione, ebbe fine la sua attività con il tempo e finiti i beni passò il tutto al Bigallo.
17 Novembre 1388
In quell'anno il ponte sullo Sataggia, costruito nei pressi dell'Oratorio del Piano (Cima Mori) minacciava di rovinare. Firenze accetta l'istanza dei Poggibonsesi ed in questa data fu accettato un sussidio di 700 libbre ed i lavori furono eseguiti sotto la direzione del Maestro Muratore Giovanni Giuntini e riuscirono secondo i progetti approvati.
18 Novembre 1631
Negli statuti del Comune viene annotato che in questa data viene riformato lo statuto del Comune stesso, portando a 10 soldi d'oro 1'estimo per poter partecipare alle elezioni di Gonfaloniere e di un soldo d'oro per essere eletto Capitano o Priore. La decisione f'u presa da sei riformatori eletti e precisamente da Antonio Manni, Giovanni Frittelli, Alessadro Aiuti, Tommaso Mancini, Michelangelo Marzi e Lorenzo Pacini, con l'intervento del Gonfaloniere Curzio Tani.
19 Novembre 1800
I Francesi sono ormai stabilmente a Poggibonsi. In Consiglio non si discute molto dei problemi urgenti della città. Si assegnano invece, su sua domanda “al Sig. Morena, comandante delle truppe Francesi stazionante a Poggibonsi, lire 36 al giorno, razioni 12 di viveri e razioni tre di foraggio, dovendo detto Signor Comandante supplire con tale assegnamento alla propria sussistenza di sua famiglia, suoi segretari, servitù e cavalli”. La legge ferrea dell'invasione chiedeva autorevolmente ed otteneva senza indugio. Il 4 Dicembre 1800 il Gonfaloniere Prunori chiede al cancelliere del Vicariato a Colle che i comuni sotto il comando militare del Morena, e precisamente Colle, S.Gimignano e Barberino, proporzionalmente concorrano alle spese per il mantenimento del Comandante francese.
20 Novembre 1795
Il becchino Giovanni Pecciarini comunica che, avendogli il comune licenziato l'aiuto becchino, da solo non può seppellire i morti e dalla Cappella al Camposanto li deve trascinare, con orrore dei parenti. Chiede inoltre in aiuto una donna, in quanto deve vestire i morti come donne, fanciulle ed adulte e che per tale atto e per mille riflessi queste devono essere vestite da donne.
21 Novembre 1214
La relazione tra l'Imperatore Ottone IV e la nostra cittadina furono improntate alla più sincera amicizia e più di una volta l'Imperatore si intrattenne in Poggiobonizio.
22 Novembre 1801
Vengono continuamente richiesti viveri e mezzi per le truppe di passaggio ed allora i componenti del Magistrato protestano e fanno orecchio da mercante alle richieste venute dall'alto. Ma sono tutti fuochi di paglia. Di fronte alla forza delle armi purtroppo i poggibonsesi si devono comportare come vogliono gli invasori. Ne fa fede una lettera scritta in Francese e datata “1° FRIMAIRE AN.9 DE LA REPUBLIQUE FRANCAIS, UNE ED INDIVISIBLE”. Questa corrisponde al 22 Novembre 1801. “Io”dice il capitano Josseraul “attesto che il Signor cancelliere di Poggibonsi ha tenuto verso il distaccamento militare una condotta esemplare”.
24 Novembre 1802
Le votazioni nelle adunante del pubblico Generale Consiglio si effettuavano deponendo nell'urna, a seconda del voto favorevole o contrario, dei comuni fagioli bianchi o neri. Lo dice una delibera con la quale si acquista “un quartuccio di fagioli bianchi e neri per i voti occorrenti nelle adunanze”. La vita amministrativa, come si vede, si svolgeva in modo assai umile.
24 Novembre 1809
In questo periodo non mancano le statistiche. I precedenti Governi non conoscevano neppure lontanamente un'amministrazione così ordinata e precisa. Fra le altre attività si parla di industria locale. A Poggibonsi vi sono quattro fabbriche di cappelli, in pelo di lepre, lane e pelo di cammello, prodotti acquistati a Livorno da grossisti e importatori. La chiusura del porto di Livorno ha ridotto la produzione che era di 15.000 capi. Gli operai da 70 sono scesi a 30.
24 Novembre 1901
In quegli anni l'ascendente del clero nelle campagne stava lentamente declinando. Anzi, con l'appoggio dei proprietari terrieri si passò alle minacce. Era presa di mira la partecipazione dei coloni alle riunioni socialiste. Alcuni poveri parroci di campagna erano addirittura impauriti. Si legge sulla MARTINELLA: “Un prete ha minacciato di contravvenzione alcuni contadini partecipa ti ad una riunione socialista. Più tardi annuncia dall'altare che chi partecipava a quella conferenza era irrimediabilmente (irremissibilmente) dannato e se si iscriverà alla Lega socialista andrà anche in galera, come nel '98”.
25 Novembre 1220
Atto di Federigo II, con il quale, attesa la fedeltà degli uomini di Poggio Bonizio, prende sotto la sua protezione il castello e dichiara nulla la cessione dell'ottava parte fatta a Siena nel 1156 da Guido Guerra, cessione che nel 1208 poi Siena aveva dovuto girare a Firenze.
25 Novembre 1700
Bartolomeo fu Bastiano Buiani, calzolaio, con donazione del 25 novembre 1700 lasciava un campo alle Pancole ed una casa con orto in Gallurì, accanto alle mura castellane, perché fosse istituita nel nostro Oratorio delle Grazie (Oratorio del Piano) una cappella con l'obbligo di due messe settimanali perpetue.
26 Novembre 1793
Viene inviata questa lettera al Cancelliere Comunicativo: “Eccellentissimo Signore, dovrà partecipare ai rappresentanti la comunità di Poggibonsi, che il Sig. Angelo Burroni è stato eletto da S.A. Reale, in Podestà di detto luogo per cominciare dal 1° Dicembre 1793 e continuare fino a nuovo ordine e che però sia messo in possesso della di lui giurisdizione ed uffizio e gli sia prestato la debita riverenza ed ubbidienza”.
26 Novembre 1898
Una storia patetica, commovente, macabra. “Ieri, avanti la nostra Prefettura (Pretura) veniva discusso un processo per lesioni contro tal Francesco Cecchi, cantoniere Municipale, il quale veniva condannato a un mese di reclusione”. Segue: “Il povero Cecchi, esaltatosi per la subita condanna e temendo forse che essa dovesse determinare il licenziamento dal suo impiego, gettavasi stanotte sotto il treno, che passandogli sul capo glielo distaccava completamente dal busto”. Oggi altre soluzioni con un mese carcere ci avrebbero riso sopra.
27 Novembre 1792
Pubblico Generale Consiglio detta la norma che regola lo svolgimento del mercato settimanale, che da antichissima data si teneva il martedì. “Tutta l'estensione di Piazza Grande, comprese le sole scalinate della Chiesa e le Logge del pubblico (sotto il Palazzo Pretorio). Tutta la strada detta Piazza Calda fino al giardino di pertinenza di Luigi Del Re (l'attuale piazzale del Cinema Garibaldi). Tutta la strada del Poggiarello fino alla porta di S.Gimignano (Via Marmocchi). Tutto il tronco della strada Regia Maestra di Borgo, fino alla cantonata della spezieria del Sig. Filippo Del Zanna (Vicolo di faccia all'arco in Via Maestra). L'inizio delle contrattazioni avviene dopo il suono della campana, che esiste in Podesteria (Palazzo Pretorio) e che il suono deve durare un quarto d'ora”. Ogni stagione aveva un'ora diversa d'inizio.
28 Novembre 1298
A Palermo muore un certo GERIO DA POGGIOBONIZZO e lascia alcuni impegni per il proprio figlio Pietruccio. Incaricato della cosa è un certo Rainaldo di Roggerio, nominato fidecommissario del testamento, il quale “consegna a Bonaccorso Gamba, pisano, per conto di Pietruccio, figlio come si è detto di Gerio, una cifra per caricare sulla nave S.Francesco una partita di merci vendute da Gerio a Riccardo Scalensi”.
28 Novembre 1509
Pier Soderini da Firenze si lamenta con il Provveditore per la lentezza dei lavori “al mastio della cittadella” e si meraviglia che “allo spendere che si fa il dì, questo non sia ancora realizzato e congiunto con le torri.
30 Novembre 1298
Dalle imbreviature del Notaio Adamo di Palermo: alla morte di Gorio da Poggiobonizzo vengono nominati due tutori testamentari, in considerazione del fatto che Gerio doveva avere un'ingente fortuna in capitali. Erede era il figlio Petruccio, probabilmente in tenera età, ed i tutori furono Rainaldo e Princivallo di Pietro, che inventariarono tutti i beni mobili ed immobili e segue una lunghissima lista. Inoltre gli stessi incaricati, sempre sul testamento, liberarono una certa Migliorata, schiava saracena battezzata dal servizio di anni 10.
30 Novembre 1920
Al procaccia che da San Gimignano andava a Firenze fu sequestrato dai Carabinieri un barile d'olio dal peso di Kg 42. Tale olio veniva trasportato a Firenze. Pure al procaccia Poggibonsi – Firenze, Luigi Sprugnoli, furono sequestrati kg 23 di olio di oliva. Anche questo veniva trasportato fuori provincia, in infrazione al Decreto Prefettizio. La merce sequestrata si trovava nella caserma dei Carabinieri a disposizione dell'autorità competente.
30 Novembre 1928
C'è un articolo di Nino Maccari oltremodo curioso da “IL SELVAGGIO”. Ci racconta che in un comizio dell'epoca nel quale veniva richiesto a gran voce “PANE E LAVORO”, si alzò una voce chiedendo invece pane e ciccia. Si attribuisce questa frase a Giovanni Montereggi, appunto poi soprannominato PANECICCIA, fotografo insigne e commerciante in binocoli, uomo di spirito ed intraprendente, piacevole conversatore e motteggiatore secondo la classica costumanza Toscana. Più bel ritratto a Giovanni Montereggi non poteva essere fatto.