Ottobre 1800
Luigi e Gaspare Bianchini erano due fratelli. Il primo era cameriere alla locanda della “Corona” in via Maestra ed il secondo era stalliere. Chiedono di essere indennizzati perché “durante tutto il corso del tempo che sono transitate truppe, essi hanno dovuto servire tanto di notte, quanto di giorno, senza aver percetto il minimo guadagno”.
Ottobre 1896
Preoccupava in maniera non indifferente il comportamento delle nuove impostazioni da parte dei gruppi dirigenti cattolici, nei confronti delle posizioni socialiste. Nascevano in Valdelsa, generalmente presso le parrocchie dei Circoli cattolici, che penetravano anche fra le masse lavoratrici, elemento di rottura dello schieramento operaio. Vi furono violente reazioni dei socialisti, reazioni che a Poggibonsi culminarono nei fatti di questo mese. Si stava per costituirvi il circolo cattolico con una conferenza di Giuseppe Toniolo. La propaganda antisocialista della conferenza, la presenza del Vescovo di Colle e dei maggiori dirigenti clericali ebbero un peso non indifferente nel malumore popolare, che esplose e continuò per ben due giorni, durante i quali i preti e gli sparuti nuclei cattolici furono sottoposti ad imprecazioni e a offese. Fu tale la reazione che il Toniolo dovette lasciare il paese senza poter parlare in pubblico.
1° Ottobre 1804
“La sera del 1° Ottobre, alle ore 11, ci fu sorpresa nella nostra terra per una forte scossa di terremoto, dopo la quale ininterrottamente proseguirono altre, non solo la notte, ma continuarono per tre mesi consecutivi, a segno tale che il paese era rimasto quasi affatto abbandonato dai suoi abitanti. In questo tempo le notti si passavano negli orti o in campagna coperti con baracche di paglia ed altri materiali simili”. (Da una cronaca del Casini). Le più violente avvennero fra il17 ed il 18 Dicembre 1804 e nei primi giorni di Gennaio 1805. Anche il Podestà Fabbrini si era allontanato da Poggibonsi per la paura, tanto che gli fu intimato di ritornare in paese. La Reggente Maria Luisa di Borbone ha destinato 1400 scudi a favore dei sinistrati, distribuiti a 75 famiglie bisognose di soccorso. Il Magistrato decise che i ricchi si pagassero da se i danni avuti. Vennero costruiti due capannoni a piano terra per ospitare i senza tetto. Le case non stavano in piedi ed allora occorreva del
ferro per incatenarle ed il 9 Aprile si dette richiesta al Governo Fiorentino di 20.000 libbre di ferro da dare gratuitamente ai proprietari poveri. Il ferro fu fornito dalla “Magona” di Pistoia ed il conto rimesso al Comune fu saldato il 18 giugno 1818, cioè quasi 14 anni dopo.
2 Ottobre 1811
Si comunica al Comune che il soldato PIERRE MARTINI', in francese, è deceduto all'ospedale di GENES. “Si avvisi la famiglia e si ritiri il denaro e il vestiario del soldato.
4 e 5 Ottobre 1896
Per la costituzione del Comitato Interparrocchiale di S. Maria Assunta, avvengono rivolgimenti in paese, durati due giorni tra cortei e processioni. Ma ci piace citare quanto scrive la stampa cattolica dell'epoca: “La processione bella, numerosa, devotissima, entrata nella via Vittorio Emanuele di fronte al Caffè Filarmonio (del Taglio), incontrò una schiera lunga e compatta di giovinastri di ogni genere, tutti con il cappello in testa ed allineati militarmente. Pervenuto a codesto punto il santo simulacro della Vergine, scoppiarono grida ingiuriose ed infami, urla di -Viva il 20 settembre-. Seguirono la processione fino a Piazza Cavour, dove con violenza la banda musicale venne fermata da alcuni focosi ed arrabbiati alticlericali e prese a passeggiare per la via principale suonando la marcia Reale e l'inno di Garibaldi”.Non si può immaginare e descrivere il disordine, il tumulto, le grida delle madri ed il fuggi fuggi dei bambini che erano in processione e l'infuriare veramente
satanico di tutti i pessimi soggetti arruolati, pagati, istigati, ubriacati ecc. ecc. Non pochi bambini si ammalarono di spavento. Ne parlò la stampa Nazionale, l'Osservatore Romano, il Tempo, l'Eco di Bergamo, il Cittadino di Brescia. Insomma, le intemperanze poggibonsesi valicarono il confine della Toscana.
4 e 5 Ottobre 1896
“Il 1° Ottobre siamo informati che la Domenica successiva verrà inaugurato il Comitato Interparrocchiale di S.Maria Assunta”. BONIZIO (anticlericale) vede in tutto questo che si vuole rivendicare al Papa, dichiarato il primo degli Italiani, il possesso temporale di Roma. “In guardia, dunque, paesani, quando sentite il culto della Patria, il decoro della nazionalità, quanti nutrite affetto per Roma Eterna, Roma Capitale d'Italia unita, ultima meta di Cavour, di Mazzini, di Vittorio Emanuele, come di Garibaldi, non vi lasciate prendere all'amo dorato del Toniolo.” La Domenica il paese fu tappezzato di tricolore, di scritte "Roma o morte”, "A Roma ci siamo e ci resteremo. Un pallone volante portava la scritta "Viva il XX Settembre”. Tutto questo avvenne perché si doveva inaugurare la bandiera della prima sezione del movimento democratico cristiano alla presenza di Giuseppe Toniolo e del Vescovo di Colle. Tutto questo a seguito della pubblicazione
dell'Enciclica papale di LEONE XIII del 1891, la “Rerum Novarum” con la quale si portava un contributo alla dibattuta questione sociale. Ma gli estremisti sono ciechi da tutte le parti.
6 Ottobre 1855
Nei primi mesi del 1855 e fino all'ottobre dello stesso anno, vi fu una violenta esplosione
di colera, stante il fatto anche della mancanza in molte abitazioni di impianti igienici (niente latrine, condotte e bottini per le acque) ed il superaffollamento della zona all'interno del paese nella parrocchia di S.Maria provocò notevole mortalità. Nel mese di luglio furono evacuate diverse abitazioni malsane e si istituì un lazzeretto a Romituzzo, lontano dalle abitazioni, che restò aperto dal 25 agosto al 6 ottobre 1855. Da 3709 abitanti del 1854, si passò a 3290 del 1856. Come vedete i morti furono numerosi.
7 Ottobre 1801
Si parla della pubblica istruzione. Il maestro, che era il sacerdote Liborio Muzzi, aveva chiesto che la scuola fosse rifornita di panche ed altri comodi necessari a detto uso, poiché le truppe francesi avevano bruciato tutto. Si deliberò che fossero rifatte le panche ed il tutto restaurato e rimesso di buon grado.
7 Ottobre 1810
La Comune di Poggibonsi ammette un decreto con il quale stabilisce che il Convento dei Minori Osservanti dell'Ordine di S.Francesco, situato a S.Lucchese, doveva essere chiuso il 15 ottobre 1810. Nella stessa data il Prefetto di Livorno da disposizioni per la vendita di mobili ad essi appartenenti e per fare l'inventario degli oggetti di maggior pregio, che andavano per prima conservati e poi, per i vasi d'oro e d'argento, inviati alla zecca di Firenze.
8 Ottobre 1897
Il Sindaco ordinò ai proprietari di rifare le facciate delle case visibilmente “indecenti”, poi proseguiva con serietà: “e giacché siamo a parlare di pulizia è opportuno pregare il sindaco perché faccia sorvegliare più attivamente i pizzicagnoli , i quali, due volte a settimana almeno, appestano il paese colle acque di lavaggio del baccalà”. Solo da pochi anni sono sparite le vasche per l'ammollo del baccalà, all'esterno dei negozi.
12 Ottobre 1799
La restaurazione del Governo Granducale, dopo il periodo Francese, come spesso avviene, dette luogo a repressioni verso coloro che la pensavano diversamente. Giuseppe Baldinotti da Pistoia, avvocato, era favorevole alle idee transalpine, ma cambiati i tempi, per esercitare la sua professione, aveva bisogno di un'attestazione che lo scagionasse. Il Pubblico Generale Consiglio, dimenticando ogni rancore, dichiara che “Giuseppe Baldinotti non ha mai parlato con poco rispetto del Real Nostro Sovrano, è che soltanto si è prestato a servire, per quel che era richiesto, le truppe francesi. Oltretutto non ha mai avanzato proposizioni poco sane in materia di religione. Ciò era molto importante. In questa stessa adunanza Pellegrino Recatti, che si professava conservatore, fa presente che non gli va giù il fatto che nella Piazza principale fosse piantato 1'albero della libertà. Chiede di erigere nello stesso luogo una colonna con su basamento per fervi sopra la statua di S.Lucesio”. “I
consiglieri approvano a patto che il Comune non debba spendere niente”. Però di questa colonna non si trovano tracce nei tempi successivi. Il 27 Agosto 1800 fu speso L.321 per pagare Pietro Manueli “per il piedistallo di pietra scalpellata e la Croce inalberata nelle pubblica piazza, ove al tempo del cessato governo Francese era stato eretto l'albero della libertà”. Come si vede anche stavolta la spesa va addosso alla comunità.
13 Ottobre 1896
L'inaugurazione del venditore di pannine Angiolo Piccini, di un nuovo negozio grandioso e montato alla moderna e con lusso tale che potrebbe far figura in una grande città.
14 Ottobre 1809
Tutto viene elencato e catalogato, con statistiche compilato con cura su modelli forniti dal Governo Centrale. I precedenti governi non conoscevano neppure lontanamente un'amministrazione così ordinata e precisa. “Occorre uno stato approssimativo dei mobili, ossia della ricchezza mobiliare posseduta dai cittadini. Solo 15 cittadini sono iscritti in questo elenco. Sul valore dei mobili sarà messa una tassa. Pietro Casini, Giuseppe Marzi e Giambattista Marzi avevano un imponibile di 1600 franchi, l'ultimo, Giuseppe Baldinotti, un imponibile di 500 franchi. Vi è un'annotazione di contro, vi sono individui che non hanno che mobili necessari per l'uso giornaliero ed in questa Comune non vi sono apparate e fornite di mobili di ornamento di lusso”.
14 Ottobre 1849
Viene inaugurata la ferrovia Empoli – Siena, denominata “Strada Ferrata Centrale Toscana”, che vede in Poggibonsi il maggior centro di attività.
15 Ottobre 1796
Il Cancelliere di Poggibonsi scrive al Cancelliere di Colle una lettera con la quale si chiede che sia saldato il conto del Capitano SANS MASCARELL, che aveva alloggiato con un distaccamento di Ussari (sette) nella Locanda della Corona (Aquila Imperiale).
15 Ottobre 1914
La seduta Consiliare per poco non portò ad una crisi amministrativa, originata dal fatto che il Sindaco e la giunta si erano recati ad una messa di suffragio per PIO X da poco scomparso. La polemica clericale, come si vede, era ancora accesa. Il Sindaco aveva avuto rilievi anche dalla maggioranza ed allora chiese il voto di fiducia che lo ebbe di stretta misura.
15 Ottobre 1920
La “MARTINELLA” esce con queste parole: “Poggibonsi rosso non si è smentito. L'esito trionfale delle elezioni di Domenica scorsa sta a dimostrare la fondatezza delle nostre affermazioni”. Il 29 ottobre si riunisce la nuova amministrazione composta da 25 socialisti su trenta consiglieri. Viene eletto Sindaco Amedeo Coltellini ed assessori Giuseppe Gerlini (poi volontario in Africa con le Camice Nere), Rutilio Rinaldi, Dino Baldini, Giuseppe Neri. Si richiede da parte del consigliere Arnecchi (fratello di Aligocce) l'immediato riconoscimento da parte del Governo Italiano, della Repubblica Sovietica Russa. L'assessore Gerlini termina dicendo che “noi sapremo tenere alta ed incorrotta la bandiera del socialismo”.
16 Ottobre 1636
Si incontrano a Strozzavolpe l'Ambasciatore di Francia Conte di Noailles e Galileo Galilei. L'Ambasciatore aveva espresso il desiderio di avere copia dei “DIALOGHI DELLE NUOVE SCIENZE” ed aveva richiesto ed ottenuto dalla Congregazione del Santo Ufficio che Galileo potesse lasciare Arcetri, dove praticamente era prigioniero, per poterlo incontrare. Occorre ricordare che solo recentemente è stato riconosciuto da parte della Chiesa il valore dell'opera del Galilei, a suo tempo scomunicato e processato dai padri della Chiesa stessa.
18 Ottobre 1539
Bernardino Papi da Pescia viene incaricato di fare un sopralluogo per rendersi conto dello stato degli armamenti. Questi trova una situazione disastrosa ed elenca le poche cose che ha visto. Eccole: Spingarde 12 disarmate, spingarda una amata; Spingardona una disarmata. Archibugi 12 da posta (male); sei mazze di ferro piccole e due grandi; 65 palle da spingere; una campana; carrucola una spezzata; barili sei di ferro; palle da cannone 264; spiedi d'alabarda vecchi; stippi guasti eretti 12. Come si vede in fortezza non c'era da essere sicuri.
19 Ottobre 1590
Nel 1555 padre Pedro d'Alcantara, sulla strada per Roma, sostò nel convento di S.Lucchese e conobbe Donato di Antanio Adimari e sua moglie Alessandra dei Bardi, signori di Strozzavolpe, i quali pregarono colui che poi sarebbe stato santificato di celebrare la messa nelle cappella di cui l'Adimari era protettore, cioè nella Chiesa di Romituzzo. Nel ritorno da Roma ripassò da Strozzavolpe, ospite degli Adimari, e celebrò una messa nella cappella del Castello e vi soggiornò pure nel 1562 nella sua successiva venuta da Roma. Successivamente Niccolò Rinuccini, nel 1590, divenuto proprietario del Castello e ricostruita la cappella secondo il gusto dell'epoca, la dedicò a S.PEDRO, dopo che quasi era stato canonizzato. A ricordo del soggiorno del Santo, tutti gli anni il 19 ottobre, partiva una processione da Poggibonsi per recarsi a Strozzavolpe, ove, entrata nell'interno delle mura del castello, riceveva la benedizione sulla porta della cappella e quindi ritornava in
paese.
20 Ottobre 1529
Siena, approfittando dello stato di debolezza in cui si trovava Firenze, aveva pensato di “insignorirsi” di Poggio Imperiale. Lo dice lo stesso Baldassare Peruzziin una lettera alla BALIA di Siena, dopo essere stato a vedere la fortezza (di nascosto), il che avrebbe permesso il controllo su tutta la Valdelsa.
20 Ottobre 1961
Il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, su proposta del Presidente del Consiglio Amilcare Fanfani, concesse in data20 ottobre 1961 al Comune di Poggibonsi il titolo di città. Il relativo decreto fu registrato alla Corte dei Conti il 21 febbraio 1962 e trascritto all'Ufficio Araldico il 26 febbraio 1962 e nel Registro Araldico Centrale dello Stato il 18 giugno 1962.
23 Ottobre 1191
In un documento relativo a questa data, giacente nell'Archivio di Stato di Firenze, alla fiera dei Cavalieri di Malta, si rileva che un certo Piero, Cavaliere di Malta, è rettore della fondazione di Poggibonsi. Quindi si desume che i monaci di Badia abbiano concesso la direzione dell'ospedale della Magione ai Cavalieri di Malta fino alla data su menzionata e che dal 1445 in poi siano passati addirittura di proprietà dell'Ordine dei Cavalieri di Malta.
23 Ottobre 1810
Napoleone stabilì per legge l'obbligo di vaccinarsi contro il vaiolo. La politica sanitaria del Governo Francese, occorre darne atto, fu veramente d'avanguardia. Si costituirono i comitati per la vaccinazione ed il 29 ottobre 1810 questo fu istituito in Colle essendo MAIRE il Sabolini.
24 Ottobre 1812
Il GONDOLFO, Prefetto di Siena da al MAIRE una buona notizia: “il giovane poggibonsese Alessandro Mecatti ha vinto un concorso di ammissione alla Scuola Imperiale Veterinaria di Lione. Avrà la retta gratuita. Il Mecatti deve subito partire per la Francia ed il padre farà bene ad andare dal Prefetto a ringraziarlo”.
24 Ottobre 1897
Ci si prepara per le nuove elezioni. I clericali non scendono in lotta e neppure il circolo Monarchico che negli anni addietro era l'arbitro fra i vari raggruppamenti. La lotta si restringe fra i socialisti ed il Comitato indipendente assai vicino ai socialisti. Vinsero quest'ultimi. Ecco i risultati: Lorenzo Gori, Leone Tinti, Serafino Bartalucci, Ulisse Pogni e Pietro Gambelli per i Socialisti. Giuseppe Cassori, Giuseppe Del Zanna (“Bonizio”) primo dei non-eletti per il Comitato, assieme a Ludovico Coltellini, Alberto Lazzeri e Luigi Noferi. Erano elezioni parziali per eleggere 7 posti vacanti per dimissioni.
27 Ottobre 1497
Giovanni Maria di Francesco di Vieri Del Bene fu eletto a deputato a Guardia della Badia del Poggio con 15 compagni, compresa la sua persona, computata la paga sua in lire 29 e soldi 14 al mese, incominciando dal dì che si sarebbe presentato in detto luogo.
27 Ottobre 1800
Il deficit totale del Comune dal 1° settembre 1799 al 31 agosto 1800 è di L.967. Ma il continuo passaggio di truppe, che segna l'inizio vero e proprio della dominazione francese, mette in crisi la finanza comunale. Vengono nominati due nuovi addetti agli alloggi dei militari, nelle persone di Antonio Consortini e Simone Iozzi. Poggibonsi, tra tutti i comuni della Valdelsa, è quello che per la sua ubicazione geografica deve sopportare il maggior peso della guerra che si trascina nel territorio Toscano. Allora Muzio Muzzi e Jacopo Ninni vengono mandati a Firenze, presso il Governo Provvisorio Francese, a chiedere denaro oppure l'autorizzazione a ricevere aiuti dai paesi vicini, i quali sollecitati hanno impugnato il soccorso alla comunità di Poggibonsi. Insomma, agli altri paesi non importa un bel niente della grave situazione di Poggibonsi. Che ognuno pensi per se.
28 Ottobre 1810
Viene pubblicato un bando del MAIRE rivolto a reprimere la vendita del grano in regime di monopolio. Incettatori abusivi percorrevano le strade comunali e imperiali, contrattavano ed acquistavano in contanti il carico del grano, direttamente sul barroccio o sulle some, e successivamente lo portavano al mercato pubblico, aumentando il prezzo di circa 1/3 su quello corrente. I colpevoli dovevano essere arrestati e condannati secondo la legge.
28 Ottobre 1922
Fascisti marciano su Roma. Ecco la cronaca, secondo il Federale di Siena Prof. Chiurco: “Giungono nel frattempo, prima fra le prime, la squadra del fascio di Staggia, che subito si mettono a disposizione del Comando segreto. A Poggibonsi, in seguito agli ordini portati dall'Ispettore della Federazione Fascista Paglietti, gli squadristi comandati dal Tenente Angelo Bencini, valoroso volontario di guerra ed attivo Segretario Politico, occupano la caserma, la posta, asportano armi”. Il treno per Roma comprende 1093 uomini. Quarantuno poggibonsesi parteciparono alla marcia su Roma. Occorre sottolineare la massiccia partecipazione dei fascisti di Staggia, frazione che contava poco meno di settecento abitanti. 21 parteciparono alla marcia, mentre 41 rimasero accasermati al maneggio della Lizza. In conclusione, fra marcianti ed accasermati, Siena fornì 150 camice nere, Poggibonsi 41 e Staggia 62.