La morte dei piloti e dei passeggeri Tripoli, 20 maggio
«Un "Caproni" pilotato dal Ten. Calvanese e dal Sergente
Fornai con a bordo l'osservatore Ten. del Genio Locifero
ed il motorista Domenico Pia, appena levatosi sul campo
della Mellaha, per cause ancora sconosciute precipitava
da una cinquantina di metri di quota.
Dai rottami i piloti furono estratti cadaveri: l'osservatore
anch'esso gravemente ferito decedeva poco dopo, mentre
il motorista ferito e stato ricoverato all'Ospedale di
Tripoli».
Fin qui la cronaca giornalistica.
Terzo Fornai, Poggibonsese verace era il secondo pilota
di aereo deceduto dopo Gino Pellegro Suali, elemento
estremamente dinamico della famiglia Fornai (Chesino) amante dei motori, ottenne il brevetto di pilota
molto giovane. Fu inviato in Tripolitania per partecipare alle azioni di controrivolta in atto, alle quali
partecipava con il Caproni 450 che svolgeva opera di ricognizione e di bombardamento.
Furono svolte solenni onoranze funebri a Tripoli e successivamente a Poggibonsi, con l'istituzione di
una camera ardente alla Casa del Fascio.
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