Talvolta fatti sporadici e ritenuti senza alcuna
conseguenza, creano una scia enorme di cause e
concause che possono prorogarsi per decenni. Un
caso emblematico e avvenuto a Poggibonsi, allorché
correva l'anno 1800 e le conseguenze si notano
ancora oggi. Il Prof. Gaetano Pieraccini con il fratello
Guido ne ha fatto uno studio approfondito, dando
poi alle stampe nel 1944, a cura dell'Istituto di
Antropologia dell'Università di Firenze, il frutto
delle sue ricerche sulla «Ibridazione tra un negro
ed una bianca» (L'eredita biologica in sette
generazioni successive).
Detto questo vogliamo vedere di cosa si tratta.
Nell'anno 1801 nasceva a Poggibonsi un tale
Bianchini Luigi, dalla coppia di Gaspare Bianchini
e Capperucci Rosa. Fin qui niente di straordinario
essendo la coppia molto prolifica, avendo gia avuto
in precedenza due figli maschi (Bartolomeo e
Antonio) ed un altro ne avranno successivamente
(Francesco). Che cosa aveva di particolare Luigi
Bianchini?
Una carnagione molto scura, anche se non proprio
nera, una capigliatura crespa, gricchiuta.
Non possiamo affermare che la Capperucci Rosa abbia avuto una relazione extraconiugale, ma in
paese si e detto che ciò, sia sicuramente avvenuto. Le malelingue non mancano mai. Vogliamo allora
vedere, seguendo i pettegolezzi, chi potrebbe essere stato il padre di Luigi, che fu soprannominato
Ricciolo. Sempre le malelingue del paese dicono che sarebbe stato un negro, che serviva da buttafuori
ad un ciarlatano dentista, che veniva a Poggibonsi nei giorni di fiera e mercato, il cui compito era
quello di arringare la folla, dal predellino della carrozza-carovana, invitando i pazienti a farsi medicare
dal proprio padrone. Indossava abiti orientaleggianti, molto vistosi e probabilmente aveva anche un
fisico di tutto rispetto. Le periodiche visite del dentista a Poggibonsi si suppone che abbiano dato vita
a questa relazione.
II neonato fu riconosciuto come figlio legittimo da Gaspero, ma se vi fossero stati dei dubbi, circa il
colore della pelle e quanto altro, una certa giustificazione tolse molti dubbi che potevano turbare la
pace domestica. Tutto ciò fu spiegato con un concetto allora esistente e cioè il concetto telegonico
secondo il quale, in seguito ad una forte emozione in una donna in gravidanza, emozione dovuta alia
vista di un essere anormale, inconsueto quant'altro, poteva generare un essere somigliante in qualche
modo alla visione avuta. Fu cosi, senza tante complicazioni che il nostra Ricciolo visse felice e contento.
Ma cosa avvenne in seguito. II nostra Ricciolo sposo Assunta Dainelli ed ebbero 9 figli, che nacquero
con carnagione sempre più chiara, alcuni di essi con caratteristiche richiamantesi alia Legge di Mendel,
con capelli crespo lanosi.
II trattato del Prof. Pieraccini, che ricordiamo andò alle stampe nel 1944, parlava di sette generazioni.
Ebbene oggi, a distanza di 50 anni, possiamo affermare che anche alla decima generazione si riscontrano,
anche se in parte modificati, alcuni caratteri somatici del primo nato dalla ibridazione, in particolare i
capelli crespo lanosi.
Ne e l'esempio di un residente a Poggibonsi della famiglia Brogioni. Ma quante sono le famiglie che
direttamente o indirettamente sono state interessate dal fenomeno. Ve le elenchiamo: Bianchini, Gaggelli,
Anichini, Fiaschi, Raspollini, Puccioni, Brogioni, Bonechi, Guidi, Rugi, Arcisti (tutti trasferiti altrove),
Pertici, Brizzi, Bruni, Bucciarelli e Gennai, Bacconi, Agnorelli e Dainelli.
Occorrerebbe fare un'ulteriore indagine per conoscere altri discendenti di alcuni rami di queste famiglie,
talvolta trasferiti altrove e con caratteri particolarmente interessanti. Ma non vogliamo fare uno studio
scientifico che spetta a chi di dovere, ma soltanto far presente quale ramificazione può portare un
semplice e casuale accoppiamento con razze diverse. Ci troviamo oggi di fronte ad una probabile
quanto indesiderata convivenza multirazziale. Le conseguenze possono essere, a mio avviso,
catastrofiche, al di la del falso pietismo, che vediamo in questi tempi.
Quali conseguenze si possono avere, oltretutto, nel caso che non siano trasmessi soltanto i caratteri
somatici ma anche malattie congenite in determinati gruppi razziali. La cosa sarebbe davvero
preoccupante per le future generazioni.
Abbiamo avuto la fortuna di poter prendere in esame lo studio fatto dal Prof. Pieraccini, addirittura
introvabile, ma rimasto in qualche cassetto dell'Amico Nastasio Ravenni e gentilmente concessoci. In
detto studio il Prof. Pieraccini non si e limitato alla ricerca di elementi con capello crespo, ma ha
esaminato in questi soggetti, tutti gli altri caratteri, dal colore della pelle, alla forma del naso, a quella
delle labbra, della testa, alla statura, alla prolificità ed alla mortalità evidenziando anche un' interessante
longevita. Uno studio completo che non da adito a superficialità, ma mette in evidenza la cura con cui
e stata fatta la ricerca e la conseguente analisi, con una materiale vastissimo trovato in loco e prestatosi
con piena disponibilità, sottoponendosi a controlli e documenti fotografici.
E doveroso pertanto, ringraziare il Prof. Pieraccini per quanto ci ha lasciato.
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