Renato Bianchini era nato a Poggibonsi il 10 novembre 1935. Inizio la sua camera pugilistica nella "Polisportiva Poggibonsi" nel 1955, nella categoria "pesi welter", ed in quello stesso anno conquisto il titolo di Campione Toscano categorie "novizi", e nel 1956 si classificò secondo nel campionato Nazionale della stessa categoria, svoltosi a Roma. Occorre ricordare che contemporaneamente alla sua attivita sportiva, continuava a lavorare per vivere, pur allenandosi con grande sacrificio. Fu alle dipendenze della fabbrica di mobili LALAM e successivamente opero come camionista per proprio conto. Ma seguiamo l'attività pugilistica. Nel 1957 divenne Campione Toscano dilettanti, battendo a Firenze il detentore del titolo, un certo Pieri, che sconfisse per K.O. Nel 1958 inizia il periodo d'oro con il passaggio al professionismo di terza serie. Disputo 12 incontri vincendoli tutti, di cui, ben otto per K.O. Passo poi alla prima serie e dopo alcuni incontri di rodaggio, sotto la guida degli allenatori, Marchetti per il lavoro in palestra e Sconcerti per la tattica, incontro a Bologna il notissimo Carati, nella semifinale per il titolo italiano pesi "medi", nuova categoria per il Bianchini. Vinse ai punti, fra
l'entusiasmo dei presenti, in otto riprese. Divenne quindi sfidante ufficiale al Titolo Italiano detenuto dal genovese Fortilli. L'incontro fu organizzato dalla Polisportiva Poggibonsi e venne disputato il 20 agosto 1960 allo Stadio Comunale di Poggibonsi. Impegno notevole per la Polisportiva organizzare un incontro per il Titolo Italiano, ma gli organizzatori furono ripagati ampiamente dal pubblico Poggibonsese e non solo, che accorse in massa allo stadio, attratto da un cartellone veramente interessante e con l'incontro più attese fra Fortilli e Bianchini., II match fini alla pari consentendo a Fortilli di mantenere il titolo, ma le cronache dell'epoca ci dicono che le prestazione di Renato furono veramente ottime e che, se fosse stato più convinto delle proprie possibilità, che erano notevoli e se avesse spinto ancora più dalla decima ripresa in poi, avrebbe fatto suo l'incontro e coronato il suo sogno. Dopo questo incontro passo alla scuderia IGNIS sotto la guida dell'allenatore Klaus e si trasferì a Varese, disputando con successo numerosi incontri, finché decise di ritirarsi dallo sport attivo per dedicarsi al lavoro ed alla famiglie. Mori prematuramente il 30 luglio 1977.
U 8 dicembre del 1935, nel corso di una cerimonia presenti autorità locali e sportive, veniva consegnato alla vedova di Renato Bianchini il premio "Leone d'Oro" assegnatogli per quell'anno e riservato ai Poggibonsesi particolarmente distintisi come militanti in attività sportive.
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