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Capitoli:
- Come divertirsi tra due guerre
- Le feste al Teatro dei Ravvivati Costanti
- Il circolo delle stanze
- Fiere e Mercati
- Il gioco del pallone
- Le corse di cavalli
- La "Mille Miglia
- Milano - Taranto
- Le Reginette
- La fiera dell' Impruneta
- Ricordi di Guido Stricchi
- Quel 9 Maggio 1920
- I fatti dell'Agosto del '20
- Chi era Dario Frilli
- II Comandante Viciani
- Pane e Ciccia
- II servizio postale negli anni '20 e '30
- La cantina Fassati
- La popolazione in centro ed in campagna
- Disgrazia Aviatoria a Tripoli
- Fatti del "dopoguerra
- Pre-scolastica anteguerra"
- II matrimonio di Coccolo e Piona
- I Podestà nel periodo fascista
- Il delitto Rosi
- Ibridazione fra un negro ed una bianca
- Aligocce (1888-1970)
- Ricordi di guerra
- II Partito Comunista nell'immediato dopoguerra
- Renato Bianchini pugile
- Milano - (Poggibonsi) - Taranto
- Il campanile e l'orologio
- Strapaese
- II Principe Barbaccia
- Poesie
Ho conosciuto un principe e credo che non sia da tutti, conoscere un nobile di cosi alto rango. Non so se sia un principe autentico oppure no, ma questo non interessa. Lui dice di essere principe ed io gli devo credere, anche perché non mi interessa più di tanto se sia autentico o meno. In verità prima del principe ho conosciuto sua moglie che si chiama Anna Calamassi. Le ho venduto una macchina per cucire quando mi occupava di questo settore. Infatti sua moglie cuciva a domicilio tomaie per scarpe. Dico a domicilio, ma non nel palazzo principesco, come qualcuno possa pensare. II domicilio era quello di un appartamento molto modesto, di tre stanze, in Via della Rocca a Poggibonsi, in affitto da diversi anni, che in compenso, il Principe, aveva dotato di formelle sopra la porta e sopra alle finestre, con i colori rosso verde della sua casata. Ma vogliamo scoprire finalmente questo nobile rampollo. Si tratta di Paolo Francesco Barbaccia nato a Godrano (PA) il 2/9/1946 e residente a Poggibonsi, come ho segnalato poc'anzi. Discendente, da documenti autentici, niente po po di meno che dall'Imperatore Federico Barbarossa, che a sua volta discendeva dalla dinastia imperiale degli Hohenstaufen di Svezia. I documenti parlano chiaro. Se poi i documenti sono artefatti non e colpa del Principe Paolo Francesco. Lui sostiene tutto ciò, pur continuando a fare il muratore. Nella vita ognuno ha il suo pallino, e quindi non stiamo a criticare chi si occupa di alberi genealogici o discendenze principesche.